Discarica scomoda? No, impianto di biogas
A Campobello di Mazara, in Sicilia, il Comune ha dimostrato come si possa investire e ripulire allo stesso tempo
[08/10/2007]
Il Comune di Campobello di Mazara ha promosso un project finance per l'estrazione del biogas, miscela di diversi tipi di gas prodotta dalla fermentazione batterica dei residui organici, dalla discarica consortile 31 di contrada Campana-Missidi. Il progetto per il recupero del biogas nelle due vasche della discarica, approvato dalla prefettura di Trapani, e' stato redatto dall'ingegnere Domenico Riva e dall'architetto Stefano Tramonte. Secondo una stima dei tecnici progettisti, la discarica produrra' biogas per una potenza pari a 450 kilowattora al giorno.
Il project finance avra' il costo di 2.5 milioni di euro e il Comune avra' un introito in termini percentuali sul fatturato di vendita del biogas, da parte dell'impresa aggiudicataria del bando all'Enel. Al bando hanno partecipato quattro ditte: “Asja Ambiente spa”, “Elettrogas-Pangea Green Energy”, “Sogliano Ambiente spa”, “Consorzio Emiliano Romagnolo Ladurner spa” e il 5 ottobre la commisione aprira' le buste d'offerta.
La discarica consortile e' attualmente chiusa, perche' non sono stati ancora completati i lavori per la seconda vasca d'accumulo. In questi giorni il segretario generale del Comune, Vincenzo Barone, sta definendo gli atti per la firma del contratto con l'Ati, che dovra' effettuare i lavori. Dopo la firma del contratto, l'invaso dovrebbe essere pronto entro cinque mesi.
Il project finance avra' il costo di 2.5 milioni di euro e il Comune avra' un introito in termini percentuali sul fatturato di vendita del biogas, da parte dell'impresa aggiudicataria del bando all'Enel. Al bando hanno partecipato quattro ditte: “Asja Ambiente spa”, “Elettrogas-Pangea Green Energy”, “Sogliano Ambiente spa”, “Consorzio Emiliano Romagnolo Ladurner spa” e il 5 ottobre la commisione aprira' le buste d'offerta.
La discarica consortile e' attualmente chiusa, perche' non sono stati ancora completati i lavori per la seconda vasca d'accumulo. In questi giorni il segretario generale del Comune, Vincenzo Barone, sta definendo gli atti per la firma del contratto con l'Ati, che dovra' effettuare i lavori. Dopo la firma del contratto, l'invaso dovrebbe essere pronto entro cinque mesi.
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