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APPROFONDIMENTI


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La nuova strategia energetica nazionale al 2030: definizione, obiettivi, azioni strategiche
Con questo articolo voglio arricchire la parte della mia tesi “Le politiche energetiche europee e nazionali: quali strategie?” dove ho trattato la politica energetica nazionale. La nuova Strategia Energetica Nazionale (SEN) al 2030, in fase di elaborazione nel momento in cui stavo scrivendo la mia tesi [1], è stata approvata dal governo italiano il 10 novembre 2017. Per la definizione sono stati coinvolti in fase istruttoria e di consultazione pubblica tutti gli stakeholder pubblici e privati del settore che hanno fatto emergere la necessità di accelerare, in coerenza con gli obiettivi europei di lungo termine, il percorso che deve portare il sistema energetico italiano ad essere sempre più sostenibile sotto il profilo ambientale. La nuova Strategia Energetica Nazionale (SEN) pone un orizzonte di azioni da conseguire al 2030 coerente con lo scenario a lungo termine del 2050 stabilito...
CSR, cooperazione e terzo settore: un felice connubio di imprenditorialità sociale
In alcuni miei recenti contributi[1] è emerso che rispetto alla riflessione sui rapporti tra etica ed economia, i due fenomeni più interessanti che possiamo oggi riscontrare nel sistema economico sono da un lato la crescente diffusione della responsabilità sociale d'impresa (CSR) tra le imprese, dall'altro la maggiore presenza della cooperazione e del terzo settore (crescita in parte connessa al progressivo ripiegamento del sostegno pubblico nel campo del welfare). Con l'obiettivo di dare maggiore concretezza alle riflessioni precedenti, con questo breve contributo provo a tracciare alcune implicazioni riguardo al primo dei due temi menzionati. È ormai consolidato il dibattito sulle reali intenzioni delle imprese che adottano un bilancio sociale, un codice etico, e più in generale si fanno carico formalmente di una responsabilità sociale. Evito, pertanto, deliberatamente di entrare nel merito delle motivazioni che spingono un'impresa ad adottare la CSR. Vi sono però alcuni aspetti deontologici che hanno immediate ricadute sulle conseguenze pratiche. È su questi aspetti che intendo ora soffermarmi, argomentando che gli strumenti della CSR possono prospettare, in talune situazioni, anche seri pericoli. Non vi è infatti alcun dubbio che la contabilità sociale, la formulazione di un codice etico, il coinvolgimento degli stakeholder, siano tutte iniziative che permettono un confronto, una comunicazione e la stessa condivisione sui temi dell'etica degli affari, e possano quindi...
La Corporate Social Responsability come fattore strategico dell'impresa
Rendere coerenti e compatibili gli interessi di tutti i soggetti che contribuiscono e concorrono alla creazione di valore dell'impresa. L'attenzione alla tutela dell'ambiente, nonché alla sicurezza e alla qualità del posto di lavoro; la capacità di stare sul mercato con un occhio vigile e attento ai valori etici; l'interazione fattiva e responsabile con le comunità in cui si opera. Ecco sono stati questi i valori che spiegano e declinano al meglio il concetto di CSR e che sintetizzerò nel seguito. L'insieme delle attività previste dalla catena del valore di un'impresa toccano le comunità locali in cui l'azienda opera, arrecando conseguenze sociali positive o negative. Non è solo l'attività delle imprese a interessare la società, ma sono anche le condizioni sociali esterne a influenzare le imprese, nel bene e nel male. Questi legami esterno-interno possono minare notevolmente la capacità di un'azienda di attuare la propria strategia, specie nel lungo periodo. Garantire il buono stato di salute del contesto competitivo apporta benefici tanto all'impresa quanto alla comunità. Le attività dell'impresa presenteranno anche delle opportunità per la creazione di valore condiviso, specie qualora tocchino temi significativi per il contesto competitivo. Le imprese non possono, tuttavia, impegnarsi in tutte le aree considerate nel "diamante". Di conseguenza, lo scopo sarà quello di identificare soltanto quelle che presentano il maggior valore economico e sociale. L'impatto risulta...
La diminuzione della pressione fiscale: elemento cruciale per uscire dalla crisi
Il momento che stiamo vivendo merita un'approfondita riflessione. I media, in generale, scrivono testualmente che ci stiamo avviando verso una ripresa economica e che finalmente stiamo uscendo dal baratro della crisi economica. Son tutte belle, anzi bellissime parole quasi invocano nel lettore la sicurezza di una possibile rinascita economica a breve. Eppure simili dichiarazioni si sentivano anche un paio di anni fa ed invece quello che abbiamo potuto constatare è che la vera ripresa economica è riscontrabile con dati oggettivi solo in altri paesi europei e non il nostro. È opportuno chiedersi: "ma se gli altri paesi europei hanno un PIL seppur di poco in crescita e se l'Unione Europea è nata con l'intento di creare un mercato unico economico e monetario ma soprattutto integrato, allora perché i medesimi effetti non sono effettivamente riscontrabili anche in Italia?". Forse per rispondere a questa domanda è opportuno andare alla ricerca di quali sono i problemi che affliggono il nostro paese. In prima battuta direi sicuramente il problema della disoccupazione per poi seguire con l'enorme pressione fiscale che affligge le nostre imprese, e il gravissimo problema della corruzione. Questi sono solo alcuni dei problemi del nostro paese che potrebbero venir meno in primis utilizzando un'adeguata politica economica associata all'idealismo dell'anticorruzione. Le mie appaiono come delle parole utopiche; forse, con gli strumenti giusti anche noi cittadini italiani potremo finalmente e realmente conoscere e riconoscere la vera ripresa economica che ridoni spirito, forza e credibilità...
Responsabilità e funzionalità
Nel pensiero di molti (troppi!!!), pensiero fortemente influenzato da dogmi sociali dati a priori ma non giustificati, il concetto di responsabilità si traduce in colpa. Per questo nessuno vuole o accetta di sbagliare: l'errore viene temuto ed evitato a tutti i costi; piuttosto non si agisce, non si sceglie, si lasciano scegliere e agire gli altri al nostro posto, almeno non si sbaglia perché errore è sinonimo di colpa! Per questo nessuno ormai, o quasi nessuno, ha il coraggio di assumersi la responsabilità delle proprie scelte e/o azioni, di difenderle e portarle avanti o, se non di portarle avanti, almeno di non negare di aver scelto o agito in un determinato modo senza cercare alibi, scusanti, senza nascondersi dietro bugie o scaricare su altri la causa del proprio agito. Prima di tutto mi premuro di distinguere tra reato ed errore: il primo vede il coinvolgimento di terzi in modo diretto; il secondo non coinvolge, o coinvolge indirettamente, altri individui oltre al soggetto agente. Pertanto omicidio, stupro, furto rientrano nella sfera dei reati e non del genere di errori di cui io mi occuperò in questo breve saggio. Io tratterò quel genere di azioni e comportamenti attuati dai soggetti in determinati momenti della propria vita che coinvolgono solo se medesimi ma che non rientrano nella sfera del punibile dalle legge. A livello soggettivo, a mio avviso, l'errore non esiste! La scelta di un determinato lavoro, di un partner, di un luogo in cui vivere o...
Geolocalizzazione e brand
Il mercato degli smartphone è in continua crescita sia in Italia sia nel resto del mondo. Navigare in internet è diventato semplice grazie a connessioni sempre più veloci e a prezzi più che competitivi. Il mondo del web è cambiato grazie anche a queste nuove tecnologie, i social media si sono evoluti e trasformati, la comunicazione tra i vari utenti è notevolmente cambiata. I primi social media nascono attorno agli anni ’80 con Usenet (newsgroup) poi è avvenuta l’evoluzione con le Chat (IRC, ICQ) fino ad arrivare ai giorni nostri con i Social network come MySpace e Facebook. Gli stessi social network si sono sviluppati o per meglio dire, il mercato si è diversificato e sono nati i Social network geolocalizzati, Foursquare su tutti. Scrivere il proprio stato d’animo non basta più, ora le persone vogliono far sapere dove sono e con chi sono. Vogliono condividere live la propria giornata, le foto, i video, vogliono far sapere ogni cosa di loro stessi, una sorta di Grande Fratello virtuale. In questa situazione i grandi brand cercano una via più facile per arrivare al consumatore, cercano di attirare nuova pubblicità a costo quasi zero. Numerosi sono i casi di brand internazionali che hanno cercato questa nuova via per creare interesse e creare nuovo traffico verso i loro punti vendita. Le aziende che operano nel mondo del fashion sono le più attive, basti citare i nomi di Benetton, Jimmy Choo, Diesel per capire l’importanza di questo nuovo modo di fare pubblicità. Eclatante il caso di Jimmy Choo che per il lancio di un...