Nuova energia? Prova a catturare il sole
Nuove centrali catturano l'energia solare con un sistema parzialmente progettato dal Nobel Rubbia
[24/02/2007]
Nel nuovo sistema delle energie rinnovabili sta emergendo una tecnologia di utilizzo della radiazione solare - denominata "solare termodinamico" che offre vantaggi fino ad ora insperati, grazie al suo rivoluzionario sistema di immagazzinamento e stoccaggio dell'energia.
Il professor Carlo Rubbia si era già reso attivamente partecipe per ciò che riguardava il progetto "Archimede", una innovativa centrale in costruzione in Sicilia, ma l'avvicendamento alla massima carica dell' ENEA (l'ente nazionale per le energie), lo ha portato a trasferire il suo "genio" in Spagna, collaborando soprattutto sul fronte dello studio di nuovi fluidi conduttori non inquinanti e di sistemi di stoccaggio ad alta temperatura; tutta questa tecnologia allo scopo di costruzione di venti generatori da 50 megawatt sul suolo iberico ai fini di ridurre drasticamente l'import del petrolio e fornire una corrente elettrica a buon mercato.
Il sistema di funzionamento di queste innovative centrali è estremamente semplice: i raggi solari rimbalzano sugli spechi e collettori e colpiscono il tubo ricevitore (brevettato dal gruppo tedesco Schott); all'interno di quest'ultimo scorre fluido termovettore che assorbe calore e confluisce, attraverso un sistema di tubature, ai serbatoi di stoccaggio, dove si crea un accumulo termico, utilizzato quindi per far funzionare le turbine alle quali è collegato il generatore di elettricità.
Il professor Carlo Rubbia si era già reso attivamente partecipe per ciò che riguardava il progetto "Archimede", una innovativa centrale in costruzione in Sicilia, ma l'avvicendamento alla massima carica dell' ENEA (l'ente nazionale per le energie), lo ha portato a trasferire il suo "genio" in Spagna, collaborando soprattutto sul fronte dello studio di nuovi fluidi conduttori non inquinanti e di sistemi di stoccaggio ad alta temperatura; tutta questa tecnologia allo scopo di costruzione di venti generatori da 50 megawatt sul suolo iberico ai fini di ridurre drasticamente l'import del petrolio e fornire una corrente elettrica a buon mercato.
Il sistema di funzionamento di queste innovative centrali è estremamente semplice: i raggi solari rimbalzano sugli spechi e collettori e colpiscono il tubo ricevitore (brevettato dal gruppo tedesco Schott); all'interno di quest'ultimo scorre fluido termovettore che assorbe calore e confluisce, attraverso un sistema di tubature, ai serbatoi di stoccaggio, dove si crea un accumulo termico, utilizzato quindi per far funzionare le turbine alle quali è collegato il generatore di elettricità.
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