Si erano visti diversi esempi, dalla pagina di giornale, al foglio di carta, ad altri sistemi che avevano aspetti talmente futuribili, da essere rappresentati in film di fantascienza come “Io, Robot” o "Minority report". La Sony posto fine all’attesa dei tecnomaniaci presentando il primo televisore commerciale basato sulla tecnologia Oled. La sigla, Organic Light emitting Diode è legata ai diodi a emissione di luce organica presenti nello strato sottile all’interno dell’apparecchiatura: gli Oled infatti sono dispositivi a film sottile, con uno spessore dello strato attivo tipicamente inferiore a 500 nm (cioè 500 milionesimi di millimetro), che, eccistati dal passaggio dell’elettricità, emettono energia elettroluminescente di alcuni composti organici (in quanto contenenti una struttura costituita prevalentemente da carbonio). Il vero punto di forza di queste apparecchiature, al di là della altissima efficienza energetica, sta nella possibilità di compiere un nuovo step nella miniaturizzazione dei vari prodotti, comportando di conseguenza anche un alleggerimento nelle strutture che li supporta.; il modello commercializzato da Sony è uno schermo da 11 pollici spesso 3 millimetri e verrà venduto in Giappone al prezzo di 200mila yen, circa 1220 euro. Come per tutte le tecnologie di casa nipponica, non è prevista al momento la commercializzazione in Europa di questo modello, per motivi squisitamente economici: eccessiva concorrenza a prezzi più bassi.