Gli inglesi e la microgenerazione: un rapporto sempre più stretto
Un documento del Governo inglese sancisce la necessità di incrementare nel miglior modo la microgenerazione
[04/04/2007]
Il governo britannico ha riconosciuto che è necessario aiutare la gente a installarsi pannelli fotovoltaici e turbine eoliche sulle abitazioni già esistenti e ha stanziato 80 milioni di sterline (118 milioni di euro) per incentivare i privati a diventare microproduttori di elettricità.
Queste misure sono state annunciate nel "Code for Sustainable Homes" che definisce gli standard di "sostenibilità" degli edifici in base al consumo di energia e acqua, all'uso dei materiali, e alla dispersione di acqua piovana e ai rifiuti. Il Codice stabilisce 6 standard principali di efficienza energetica, il primo corrispondente ad una abitazione che deve essere almeno il 10% più efficiente di una risalente al 2006 e l'ultimo, il livello 6, corrispondente ad una abitazione a emissioni zero.
Questo anche perché è stato calcolato che circa il 70% del patrimonio edilizio che sarà presente nel 2050 (data stimata per un utilizzo della microgenerazione allo scopo di fornitura di energia pari al 30-40% del fabbisogno totale) è già stato costruito, investire tutto sulle nuove costruzioni (come il Gallions Park) non basta.
L'obiettivo del governo è che, nel giro dei prossimi dieci anni, tutti i cittadini siano in grado di usufruire di queste tecnologie nelle proprie case;alla microgenerazione si somma l'efficienza energetica degli edifici, valutata con un sistema diverso dalle nostre etichette energetiche, ma comunque correlabile tramite le conversioni.
Queste misure sono state annunciate nel "Code for Sustainable Homes" che definisce gli standard di "sostenibilità" degli edifici in base al consumo di energia e acqua, all'uso dei materiali, e alla dispersione di acqua piovana e ai rifiuti. Il Codice stabilisce 6 standard principali di efficienza energetica, il primo corrispondente ad una abitazione che deve essere almeno il 10% più efficiente di una risalente al 2006 e l'ultimo, il livello 6, corrispondente ad una abitazione a emissioni zero.
Questo anche perché è stato calcolato che circa il 70% del patrimonio edilizio che sarà presente nel 2050 (data stimata per un utilizzo della microgenerazione allo scopo di fornitura di energia pari al 30-40% del fabbisogno totale) è già stato costruito, investire tutto sulle nuove costruzioni (come il Gallions Park) non basta.
L'obiettivo del governo è che, nel giro dei prossimi dieci anni, tutti i cittadini siano in grado di usufruire di queste tecnologie nelle proprie case;alla microgenerazione si somma l'efficienza energetica degli edifici, valutata con un sistema diverso dalle nostre etichette energetiche, ma comunque correlabile tramite le conversioni.
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