Stazioni di telefonia mobile a basso consumo: meno antenne, meno campi elettromagnetici e meno consumi
Nokia sta conducendo un programma di ricerca scientifica volto all'ottimizzazione energetica delle SRB ed alla riduzione del loro impatto ambientale
[28/11/2007]
Nokia Siemens Networks ha annunciato di voler ridurre il consumo energetico delle stazioni base entro il 2010: questo risultato, sul quale stanno lavorando diverse società di consulenza, sarebbe raggiungibile ottimizzando vari aspetti del funzionamento delle stazioni, ad esempio concentrando il traffico su alcuni nodi e spegnendone altri durante le ore notturne, quando il traffico è minore.
Le stazioni GSM, ora funzionanti a 800 watt, dovrebbero iniziare a funzionare a 650 Watt, le reti WCDMA decrementerebbero la potenza di alimentazione a 300 Watt, rispetto ai 500 watt attuali. Nokia promuove le sue nuove Flexi Base Station additando come punti di forza la migliorata efficienza energetica in termini di consumi,il minor impatto ambientale dal punto di vista ottico, la più facile trasportabilità ed il minor impiego di materie prime per la costruzione. Inoltre, grazie alle nuove tecnologie, queste stazioni si possono avvalere di una maggior potenza di emissione del segnale e una maggior sensibilità in ricezione delle altre. Le celle diverrebbero più grandi e quindi si potrebbe garantire il servizio con un minor numero di stazioni, risparmiando di conseguenza energia, riducendo di conseguenza le problematiche burocratiche e di inquinamento ambientale.
Le stazioni sono mantenute nei limiti termici ottimali di funzionamento grazie a sistemi di raffreddamento, ma Nokia ha scoperto come farle funzionare meglio a temperatura ambiente, arrivando fino ai 40 gradi. Invece del condizionatore spesso potrebbe bastare una ventola, diminuendo i costi di gestione.
Nokia non è solo attenta al risparmio, ma cerca modi per colonizzare i mercati emergenti, dove la rete elettrica non e’ capillarmente diffusa. Per esempio, nella pubblicità delle Flexi Base Station si legge come alimentare le stazioni con dei generatori diesel faccia “perdere tempo” a chi deve andare a rifornirli. Usare fonti rinnovabili (idroelettriche, eoliche o fotovoltaiche) farebbe risparmiare.
Le stazioni GSM, ora funzionanti a 800 watt, dovrebbero iniziare a funzionare a 650 Watt, le reti WCDMA decrementerebbero la potenza di alimentazione a 300 Watt, rispetto ai 500 watt attuali. Nokia promuove le sue nuove Flexi Base Station additando come punti di forza la migliorata efficienza energetica in termini di consumi,il minor impatto ambientale dal punto di vista ottico, la più facile trasportabilità ed il minor impiego di materie prime per la costruzione. Inoltre, grazie alle nuove tecnologie, queste stazioni si possono avvalere di una maggior potenza di emissione del segnale e una maggior sensibilità in ricezione delle altre. Le celle diverrebbero più grandi e quindi si potrebbe garantire il servizio con un minor numero di stazioni, risparmiando di conseguenza energia, riducendo di conseguenza le problematiche burocratiche e di inquinamento ambientale.
Le stazioni sono mantenute nei limiti termici ottimali di funzionamento grazie a sistemi di raffreddamento, ma Nokia ha scoperto come farle funzionare meglio a temperatura ambiente, arrivando fino ai 40 gradi. Invece del condizionatore spesso potrebbe bastare una ventola, diminuendo i costi di gestione.
Nokia non è solo attenta al risparmio, ma cerca modi per colonizzare i mercati emergenti, dove la rete elettrica non e’ capillarmente diffusa. Per esempio, nella pubblicità delle Flexi Base Station si legge come alimentare le stazioni con dei generatori diesel faccia “perdere tempo” a chi deve andare a rifornirli. Usare fonti rinnovabili (idroelettriche, eoliche o fotovoltaiche) farebbe risparmiare.
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