Il settore IT punta sempre di più sul risparmio energetico dei prodotti come leva competitiva Computer che rispettano l'ambiente e lo tutelano: "rischia" di diventare il tormentone hi-tech dei prossimi mesi, visto e considerato che la necessità di fare qualcosa (anzi molto) per ridurre l'inquinamento e consumare meno energia sta diventando il fiore all'occhiello delle novità pre-estive dei principali produttori di pc. Quella dei cosiddetti "green pc" però, non è solo una moda passeggera ma un imperativo che trova concretezza in varie direttive internazionali e in modo particolare nelle regole scritte dalla statunitense Environmental
Protection Agency (Epa), pronta a pubblicare il mese prossimo una regolamentazione ancora più severa delle precedenti per poter attribuire ai produttori hi-tech il logo Energy Star.
L'annuncio del consorzio "Climate Savers Computing" da parte di Intel e Google, riportato dal Sole24ore.com, con il beneplacito di alcuni grossi nomi dell'industria It mondiale, è una sorta di ulteriore conferma che la strada del risparmio energetico, anche nel mondo dei computer, è da percorrere bene e anche in fretta.
La Fujitsu Siemens, in tema di sensibilità ambientale, può a ragione rivendicare di essere fra quelli che da più tempo si sono impegnati nello sviluppo e nella produzione (vedi la fabbrica all'avanguardia di Ausburg, in Germania) di dispositivi per il rispetto ambientale. Nel 1992 il produttore nippo-tedesco ha infatti definito le linee guida per la progettazione di prodotti ecocompatibili e nel 1993 è stato presentato il primo "pc verde" con una funzione automatica di risparmio energetico; il 2005 è stato quindi l'anno del debutto del primo desktop Esprimo e nel maggio del 2006 è arrivato il modello Esprimo E5615, macchina accreditata di risparmi energetici fino al 25% rispetto a un normale computer. Nel 2007, infine, Fujitsu Siemens riceve - ed è la prima a potersi vantare in tal senso - la nuova certificazione "Blue Angel", che fissa precisi parametri di consumo energetico e di ergonomia, per i pc desktop della famiglia Esprimo e il bollino "Nordic Swan" per i notebook della serie Lifebook S7110 e C1410 in quanto conformi alle direttive dell'ente scandinavo per quanto riguarda consumi, materiali impiegati e livello di rumorosità.
Di ieri, nel corso di un evento tenutosi a Milano, è invece la presentazione di altri due nuovi modelli da tavolo professionali - Esprimo P5615 Energy Saving Edition ed Esprimo E5615 - che la società mette ai vertici della classifica (per ora virtuale) dei pc più "verdi". I primi, nello specifico, utilizzano un nuovo processore della Amd (l'Athlon X2 BE con tecnologia Cool'n'Quiet) per arrivare a ridurre fino al 50% i consumi di energia rispetto a un prodotto equivalente immesso sul mercato solo tre anni fa: 183 kWh (chilowatt ora) contro i soli 87 del nuovo Esprimo. E questo grazie allo sfruttamento delle risorse di processore realmente necessarie e al fatto che il display si spegne dopo 10 minuti di non utilizzo e l'hard disk dopo 15, che dopo 20 minuti il sistema passa in modalità stand-by, e dopo un'ora viene attivata la
funzione di massimo risparmio energetico. I secondi, rispettosi dei requisiti Energy Star v4.0, promettono un livello di efficienza energetica massimo dell'80%, rispetto al 60% garantito dalla media dei nuovi pc attualmente in commercio.