Il compact disc ha rappresentato la prima rivoluzione dell'audio digitale e delle memorie ottiche di massa, prima di sola lettura poi registrabili e cancellabili. Il successo del cd, e del dvd che per molti versi ne ha rappresentato l'evoluzione, sta anche in questo: la possibilità di registrare in proprio e salvare suoni e dati, fino ad ora non copiabili in grande quantità; ma questi dati, in “forma pura” e nella loro qualità migliore, occupavano comunque una dimensione esorbitante, da qui la necessità di algoritmi matematici che permettessero di riordinare in modo più compatto, o meglio “comprimere” i dati, sfruttando anche nuovi strumenti, come l’Atrac di Sony per il Minidisc ed il sistema Pasc di Philips per la Dcc, strumenti che si rivelarono totalmente fallimentari, non per lacune tecniche, ma per scarsa recettività del mercato nei confronti delle nuove tecnologie.
Questi sfortunati strumenti furono presto rimpiazzati dai lettori Mp3, i quali con internet ed il peer to peer (software come il defunto Napster o Emule) rappresentano l'evoluzione ultima della musica in formato digitale, la quale ha come ultimo scopo non più la massima purezza ed accuratezza di riproduzione del suono (per i pochi appassionati ci sono i DVD Audio e i rarissimi SACD, Super Audio CD), quanto la “portatilità” della musica, facendo andare in pensione walkman e lettori cd, nonché il tanto osteggiato sistema Dat, ormai usato raramente soltanto in fase di produzione musicale professionale.
Anche questa però è ormai storia, in quanto i supporti digitali per la registrazione e per l’immagazzinamento dati audio e video ora “vedono blu”: i nuovi supporti ad alta densità di memorizzazione, l'Hd Dvd e il Blu-Ray utilizzano un laser a luce blu, che grazie alla sua lunghezza d'onda di 405 nm (contro i 650nm del laser dei cd/dvd) permette di aumentare la densità di bit archiviati per centimetro quadrato, riuscendo, a pari superficie scrivibile, a contenere quasi 54 Gbyte. E questo si traduce in video ad alta definizione (godibili al meglio però solo sugli associati schermi HDTV); il primo apparecchio ad utilizzare in modo esteso le caratteristiche del BD è la new entry delle consoles, la Playstation 3 della Sony. Altro particolare rivoluzionario è la composizione materiale del disco, al 51% di carta, al fine di mitigare l’impatto ambientale. I costi dei lettori Hd Dvd e Blu-Ray sono al momento molto alti, attorno ai 900$, ma è prevista una rapida riduzione dei costi per il mese di giugno, anche in forza dell’introduzione della PS3, che costa 499$.