Nuova centrale nucleare per studiare l'innesco della fusione
La Gran Bretagna ospiterà questa ''centrale di studio'' finanziata dall'Unione Europea
[10/09/2007]
La Commissione Europea ha deciso di stanziare 500 milioni di sterline per finanziare la costruzione di un reattore nucleare in Gran Bretagna dove studiare l’innesco della fusione nucleare. Questo progetto affianca il reattore sperimentale ITER, in Francia, per cui la CE ha stanziato 5 miliardi di euro.
Il progetto HiPER (High Power laser Energy Research) consiste nel provare a usare un laser per innescare la reazione. Si partirebbe da acqua di mare per ottenere un isotopo pesante dell’idrogeno, il deuterio, da fondere con un altro isotopo dell’idrogeno, il trizio. Il trizio si otterrebbe direttamente dalle reazioni, senza bisogno di andarlo a cercare in natura. Il prodotto finale e’ elio, che potrebbe essere anche rivenduto all’industria.
Il costo energetico e’ sia quello di raggiungere la temperatura di reazione sia quello di contenere la reazione. Gli isotopi cominciano a fondersi sui 10 milioni di gradi, che vengono raggiunti puntando un laser da un petawatt, 10.000 volte l’energia disponibile nella rete britannica) su un bersaglio di pochi millimetri. La pressione innesca la reazione. Visto che non esiste un materiale che resti solido a 10 milioni di gradi, il contenimento si deve ottenere magneticamente.
Il completamento della centrale avverrà in un quinquennio, alla fine del quale inizierà la sperimentazione: gli addetti al settore contano di poter sviluppare il processo a livello commerciale per il 2020.
Il progetto HiPER (High Power laser Energy Research) consiste nel provare a usare un laser per innescare la reazione. Si partirebbe da acqua di mare per ottenere un isotopo pesante dell’idrogeno, il deuterio, da fondere con un altro isotopo dell’idrogeno, il trizio. Il trizio si otterrebbe direttamente dalle reazioni, senza bisogno di andarlo a cercare in natura. Il prodotto finale e’ elio, che potrebbe essere anche rivenduto all’industria.
Il costo energetico e’ sia quello di raggiungere la temperatura di reazione sia quello di contenere la reazione. Gli isotopi cominciano a fondersi sui 10 milioni di gradi, che vengono raggiunti puntando un laser da un petawatt, 10.000 volte l’energia disponibile nella rete britannica) su un bersaglio di pochi millimetri. La pressione innesca la reazione. Visto che non esiste un materiale che resti solido a 10 milioni di gradi, il contenimento si deve ottenere magneticamente.
Il completamento della centrale avverrà in un quinquennio, alla fine del quale inizierà la sperimentazione: gli addetti al settore contano di poter sviluppare il processo a livello commerciale per il 2020.
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