Conservazione e impianti; per un approfondimento della conservazione della componente impiantistica nel patrimonio esistente
Autore
Kristian Fabbri - Politecnico di Milano - [1997-98]
Documenti
Abstract
La tesi affronta il rapporto tra le problematiche legate alle operazioni per la conservazione dell’esistente volte alla permanenza del dato materico e la componente impiantistica presente e da inserirsi.
Gli impianti vengono considerati non solo come mezzi per soddisfare standard d’uso e di comfort, ma come uno dei fattori che contribuiscono alla permanenza dell’oggetto architettonico-“parte pulsante” della fabbrica e permettono il corretto svolgersi delle attività ospitate e quindi la permanenza dei dati materici.
***
L'elaborato è diviso in tre parti:
nella prima parte è una lettura storica degli impianti tecnici nelle abitazioni (manuali e testi tecnici) dal XIX° sec. agli anni ’80;
Nella SECONDA PARTE si fanno alcune riflessioni sul significato/ruolo degli impianti nell’esistente: l’individuazione delle problematiche legate agli impianti,considerazioni di carattere generale sul metodo d’approccio (generale e specifico), sul rilievo e il processo di conoscenza della fabbrica in funzione della componente impiantistica, specificando alcuni momenti di lettura dell’oggetto architettonico mirati ad integrare le operazioni del progetto di conservazione e di riuso.
La TERZA PARTE, ovvero la “Proposta di Prassi per il Rilievo, la Conservazione e la Messa in Opera degli Impianti Tecnici nel Costruito”, propone un metodo da seguire nelle operazioni di rilievo, conservazione e messa in opera dell’impianto.
In conclusione la tesi pone l'accento su un diverso approccio all’esistente in cui gli impianti possano essere considerati come portatori fisici dei segni del progresso scientifico del tempo che li ha voluti, costruiti e installati.
Gli impianti vengono considerati non solo come mezzi per soddisfare standard d’uso e di comfort, ma come uno dei fattori che contribuiscono alla permanenza dell’oggetto architettonico-“parte pulsante” della fabbrica e permettono il corretto svolgersi delle attività ospitate e quindi la permanenza dei dati materici.
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L'elaborato è diviso in tre parti:
nella prima parte è una lettura storica degli impianti tecnici nelle abitazioni (manuali e testi tecnici) dal XIX° sec. agli anni ’80;
Nella SECONDA PARTE si fanno alcune riflessioni sul significato/ruolo degli impianti nell’esistente: l’individuazione delle problematiche legate agli impianti,considerazioni di carattere generale sul metodo d’approccio (generale e specifico), sul rilievo e il processo di conoscenza della fabbrica in funzione della componente impiantistica, specificando alcuni momenti di lettura dell’oggetto architettonico mirati ad integrare le operazioni del progetto di conservazione e di riuso.
La TERZA PARTE, ovvero la “Proposta di Prassi per il Rilievo, la Conservazione e la Messa in Opera degli Impianti Tecnici nel Costruito”, propone un metodo da seguire nelle operazioni di rilievo, conservazione e messa in opera dell’impianto.
In conclusione la tesi pone l'accento su un diverso approccio all’esistente in cui gli impianti possano essere considerati come portatori fisici dei segni del progresso scientifico del tempo che li ha voluti, costruiti e installati.
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