Confronto strutturale e funzionale di anticorpi ingegnerizzati scFvαHER-2
Autore
Flavia Novelli - Università degli Studi di Roma La Sapienza - [2000-01]
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  • Tesi completa: 99 pagine
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    Nel corso degli ultimi anni l’incidenza dei tumori al seno, utero e ovaio è andata aumentando e la scienza ha fatto notevoli progressi per quanto riguarda la diagnosi, la prevenzione e la cura di tali malattie. La chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia sono tecniche che nella maggior parte dei casi danno buoni risultati, eliminando completamente il tumore, ma sono comunque invasive (come nel caso della chirurgia) e causano rilevanti effetti collaterali (come nel caso della chemioterapia e della radioterapia).
    Allo scopo di intervenire in maniera più “mirata” contro i tumori e di evitare gli effetti negativi delle tecniche terapeutiche prima accennate, negli ultimi anni sono stati progettati anticorpi ingegnerizzati (umanizzati e chimerici) che possono essere sviluppati ed applicati nella terapia dei tumori.
    Tra gli anticorpi ingegnerizzati, che potrebbero essere utili in terapia, sono da ricordare anche gli anticorpi a singola catena (scFv, single chain Fv), derivanti da anticorpi monoclonali, che presentano i seguenti requisiti fondamentali:
    - piccola taglia, che li rende più diffusibili e maggiormente penetrabili nei tessuti;
    - assenza del frammento Fc, che normalmente aumenta l’immunogenicità di un anticorpo;
    - tempi di clearance plasmatica e tissutale (cioè il tempo necessario affinché un certo volume sia “ripulito” da una certa sostanza) molto ridotti.
    Scopo di questo lavoro è stato indagare e confrontare due anticorpi ingegnerizzati scFv (scFv100A4 e scFv800E6) derivanti da due anticorpi monoclonali specifici per epitopi diversi dello stesso antigene HER-2/neu, proteina transmembranaria la cui overespressione è in stretta relazione con l’insorgenza dei tumori del seno, dell’utero e dell’ovaio.
    I risultati ottenuti dalle analisi strutturali e funzionali hanno messo in luce quali potrebbero essere le caratteristiche peculiari di un scFv funzionale per poter essere utilizzato sia nella diagnosi che nella terapia dei tumori.
    Le metodologie di lavoro hanno compreso il clonaggio degli anticorpi ingegnerizzati in vettori di espressione batterici, saggi qualitativi e quantitativi di tale espressione, studio tramite software di indagine strutturale del ripiegamento degli anticorpi.
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