Percezione e comunicazione dell’immagine urbana: proposta e metodologia di progetto
Autore
Elena Torre - Università degli studi di Genova - [2005-06]
Documenti
Abstract
I segni esteriori del commercio, le vetrine, le insegne, la pubblicità, oltre ad essere un vivace complemento all'immagine della città sono anche una manifestazione del suo clima culturale e del suo livello economico: l'arredo commerciale è espressione di una città viva.
L'insegna commerciale è essenziale nell'identificazione e nella presentazione del negozio: il mio progetto vuole essere uno studio per indirizzare questa forma di arredo urbano e utilizzarla nella riqualificazione degli spazi pubblici, contribuendo alla definizione di una scena urbana più ordinata e facendo divenire questi stessi elementi propulsori di una nuova e più forte immagine, coerente con il tessuto storico e culturale della città.
Il lavoro ha come obbiettivo la definizione di criteri di base per il comportamento della comunicazione del commercio nell'ambito urbano, in particolare ho cercato di definire i criteri per un corretto rapporto con la tipologia edilizia e il paesaggio della città.
Non ho voluto creare una normativa così rigida da non consentire la manifestazione del carattere individuale, ma dare solo una serie di indicazioni sugli aspetti più rilevanti: la tipologia, la posizione, la grafica, la dimensione, il materiale e l'illuminazione, e sottolineare l’importanza della tutela delle vetrine e delle insegne storiche.
A questo punto ho ritenuto indispensabile la progettazione di uno strumento per la divulgazione di queste indicazioni: la creazione di due brochure e un manifesto che permettano di far acquisire, in linea preventiva, i criteri generali del "programma".
Il progetto è stato sviluppato a partire dall'analisi del "caso" del comune di Campomorone, a seguito dell' interessamento del suo centro storico, che corrisponde alla principale via commerciale del paese, nel progetto colore realizzato dall’Osservatorio Colore Liguria.
L'insegna commerciale è essenziale nell'identificazione e nella presentazione del negozio: il mio progetto vuole essere uno studio per indirizzare questa forma di arredo urbano e utilizzarla nella riqualificazione degli spazi pubblici, contribuendo alla definizione di una scena urbana più ordinata e facendo divenire questi stessi elementi propulsori di una nuova e più forte immagine, coerente con il tessuto storico e culturale della città.
Il lavoro ha come obbiettivo la definizione di criteri di base per il comportamento della comunicazione del commercio nell'ambito urbano, in particolare ho cercato di definire i criteri per un corretto rapporto con la tipologia edilizia e il paesaggio della città.
Non ho voluto creare una normativa così rigida da non consentire la manifestazione del carattere individuale, ma dare solo una serie di indicazioni sugli aspetti più rilevanti: la tipologia, la posizione, la grafica, la dimensione, il materiale e l'illuminazione, e sottolineare l’importanza della tutela delle vetrine e delle insegne storiche.
A questo punto ho ritenuto indispensabile la progettazione di uno strumento per la divulgazione di queste indicazioni: la creazione di due brochure e un manifesto che permettano di far acquisire, in linea preventiva, i criteri generali del "programma".
Il progetto è stato sviluppato a partire dall'analisi del "caso" del comune di Campomorone, a seguito dell' interessamento del suo centro storico, che corrisponde alla principale via commerciale del paese, nel progetto colore realizzato dall’Osservatorio Colore Liguria.
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