Analisi delle opportunità offerte da un Business Innovation Centre (B.I.C.)
Autore
Alessandro Turra - Università degli Studi di Brescia - [1997-98]
Documenti
Abstract
In seguito a fenomeni di cambiamento strutturale dei mercati ed alla valorizzazione e diffusione generale dell’iniziativa privata, le piccole e medie imprese (PMI) si sono affermate quali principali attori del mondo imprenditoriale locale in quasi tutte le realtà economiche regionali dei Paesi europei.
Grazie alle ridotte dimensioni aziendali ed alla concentrazione dei poteri decisionali nelle sole figure degli imprenditori, tale tipologia di impresa si è dimostrata essere un modello economico competitivo, capace di assicurare ad esempio grande flessibilità e rapidità di adeguamento alle variazioni di mercato; d’altra parte, proprio per tale sua natura, la PMI deve far fronte a problemi di finanziamento, di management inadeguato, di difficoltà nell’accedere alle informazioni e nell’instaurare relazioni con istituzioni, centri tecnologici ed altri soggetti di interesse.
Per rafforzare il mondo imprenditoriale ed economico locale, con un’attenzione particolare ai problemi in cui incorrono specialmente le piccole medie imprese ed all’importanza rivestita dall’innovazione quale fattore di sviluppo, negli anni ‘80 gli organismi dell’Unione Europea studiarono ed avviarono la realizzazione di particolari strumenti di intervento comunitario: i Business and Innovation Centres.
Tali centri, nati da collaborazioni tra imprese, enti pubblici, rappresentanti del mondo economico ed imprenditoriale, centri di ricerca, formazione ed università, si sono affermati nel campo dell’animazione della realtà economica locale, della fornitura di servizi alle aziende e dell’assistenza alla creazione di nuove imprese.
Loro attività caratteristiche sono ad esempio la promozione della cooperazione tra le imprese, l’assistenza nei processi di trasferimento tecnologico e di adozione dell’innovazione, l’organizzazione di incontri, manifestazioni e convegni su tematiche di interesse per gli imprenditori, servizi di consulenza e mediazione presso esperti ed istituzioni, assistenza nell’avvio di nuove iniziative imprenditoriali, offerta di ospitalità per alcune imprese in propri “edifici incubatori”, accesso a finanziamenti, etc.
Oltre che per lo stretto legame con la realtà locale, indispensabile per l’efficacia della propria azione, i Business Innovation Centres si caratterizzano come elementi di una rete internazionale di centri collegati istituzionalmente o direttamente tra loro.
Creati dalla Commissione delle Comunità Europee per concretizzare le politiche di intervento comunitario nelle realtà economiche regionali dei diversi Paesi e fungere da tramite tra imprese ed iniziative dell’Unione Europea, ognuno di essi è quindi guidato dalle stesse direttive decise a livello comunitario che assicurano loro conformità ai princìpi ispiratori di un Business Innovation Centre. Inoltre, sempre su incoraggiamento di tale organo europeo, è stata costituita un’associazione che attualmente raccoglie la maggior parte dei BIC esistenti in Europa, al fine di coordinare le attività dei singoli centri ed offrire loro accesso diretto all’informazione e cooperazione a livello comunitario.
I BIC si sono affermati in tutti i Paesi europei: attualmente si contano oltre 200 centri riconosciuti e la progettazione di nuovi BIC caratterizza molte realtà locali. In Italia sono presenti oltre quaranta centri, dislocati in tutte le regioni e composti da diversi centri satellite dislocati nel territorio.
Nonostante tale affermazione e l’attualità dei servizi offerti dai BIC a sostegno del mondo imprenditoriale, la realtà dei Business Innovation Centres sembra essere tuttavia ancora inesplorata ed a molti sconosciuta.
La sua natura, generalmente sospesa tra società privata ed ente no profit, rende in molti casi difficile cogliere pienamente le sue caratteristiche ed il suo ruolo nella realtà locale. Poiché una forte caratteristica di tali centri è l’offerta di spazi e locali alle nuove imprese... (continua)
Grazie alle ridotte dimensioni aziendali ed alla concentrazione dei poteri decisionali nelle sole figure degli imprenditori, tale tipologia di impresa si è dimostrata essere un modello economico competitivo, capace di assicurare ad esempio grande flessibilità e rapidità di adeguamento alle variazioni di mercato; d’altra parte, proprio per tale sua natura, la PMI deve far fronte a problemi di finanziamento, di management inadeguato, di difficoltà nell’accedere alle informazioni e nell’instaurare relazioni con istituzioni, centri tecnologici ed altri soggetti di interesse.
Per rafforzare il mondo imprenditoriale ed economico locale, con un’attenzione particolare ai problemi in cui incorrono specialmente le piccole medie imprese ed all’importanza rivestita dall’innovazione quale fattore di sviluppo, negli anni ‘80 gli organismi dell’Unione Europea studiarono ed avviarono la realizzazione di particolari strumenti di intervento comunitario: i Business and Innovation Centres.
Tali centri, nati da collaborazioni tra imprese, enti pubblici, rappresentanti del mondo economico ed imprenditoriale, centri di ricerca, formazione ed università, si sono affermati nel campo dell’animazione della realtà economica locale, della fornitura di servizi alle aziende e dell’assistenza alla creazione di nuove imprese.
Loro attività caratteristiche sono ad esempio la promozione della cooperazione tra le imprese, l’assistenza nei processi di trasferimento tecnologico e di adozione dell’innovazione, l’organizzazione di incontri, manifestazioni e convegni su tematiche di interesse per gli imprenditori, servizi di consulenza e mediazione presso esperti ed istituzioni, assistenza nell’avvio di nuove iniziative imprenditoriali, offerta di ospitalità per alcune imprese in propri “edifici incubatori”, accesso a finanziamenti, etc.
Oltre che per lo stretto legame con la realtà locale, indispensabile per l’efficacia della propria azione, i Business Innovation Centres si caratterizzano come elementi di una rete internazionale di centri collegati istituzionalmente o direttamente tra loro.
Creati dalla Commissione delle Comunità Europee per concretizzare le politiche di intervento comunitario nelle realtà economiche regionali dei diversi Paesi e fungere da tramite tra imprese ed iniziative dell’Unione Europea, ognuno di essi è quindi guidato dalle stesse direttive decise a livello comunitario che assicurano loro conformità ai princìpi ispiratori di un Business Innovation Centre. Inoltre, sempre su incoraggiamento di tale organo europeo, è stata costituita un’associazione che attualmente raccoglie la maggior parte dei BIC esistenti in Europa, al fine di coordinare le attività dei singoli centri ed offrire loro accesso diretto all’informazione e cooperazione a livello comunitario.
I BIC si sono affermati in tutti i Paesi europei: attualmente si contano oltre 200 centri riconosciuti e la progettazione di nuovi BIC caratterizza molte realtà locali. In Italia sono presenti oltre quaranta centri, dislocati in tutte le regioni e composti da diversi centri satellite dislocati nel territorio.
Nonostante tale affermazione e l’attualità dei servizi offerti dai BIC a sostegno del mondo imprenditoriale, la realtà dei Business Innovation Centres sembra essere tuttavia ancora inesplorata ed a molti sconosciuta.
La sua natura, generalmente sospesa tra società privata ed ente no profit, rende in molti casi difficile cogliere pienamente le sue caratteristiche ed il suo ruolo nella realtà locale. Poiché una forte caratteristica di tali centri è l’offerta di spazi e locali alle nuove imprese... (continua)
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