Valutazione di impatto ambientale di uno scarico termico-chimico da una piattaforma off-shore
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Sarah Bonasegale - Università degli Studi di Roma La Sapienza - [1997-98]
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  • Tesi completa: 146 pagine
  • Abstract
    L’obiettivo dello studio in esame consiste nel valutare gli effetti che potrebbe produrre uno scarico termico e chimico da una piattaforma off-shore attraverso la simulazione, ottenuta tramite l’utilizzo di opportuni modelli matematici, della diffusione di cloro e calore in ambiente marino. Tale obiettivo implica la necessità di valutare quantitativamente il campo di temperatura e di concentrazione delle sostanze immesse nell’ambiente che si determina in ragione dei processi di trasporto convettivo e diffusivo prodotti dalle correnti marine. In particolare, nel presente lavoro, viene proposta una metodologia volta all’analisi d’impatto ambientale di in refluo termico proveniente da una centrale di produzione di energia elettrica off-shore (dettagliatamente descritta in conformità ai dati gentilmente forniti dall’E.N.E.L.). Tale metodologia si basa sull’impiego di un sistema di modelli in grado di simulare sia la struttura idrodinamica sia i campi di temperatura e di concentrazione di cloro. Secondo tale metodologia due differenti situazioni debbono essere esaminate:
    ? l’impatto ambientale dovuto ai campi di temperatura e di concentrazione che si determinano in condizioni meteomarine estreme tali da produrre un trasporto di inquinanti sufficiente da interessare in maniera significativa la costa.
    L’impatto ambientale dovuto ai campi di temperatura e di concentrazione che si determinano durante i periodi di calma di vento, in assenza di moto ondoso, nell’immediato intorno dell’opera.
    Nel primo caso, in presenza di fondali di profondità limitata, come quelli caratteristici della zona prescelta (l’Alto Adriatico), gli effetti di rimescolamento lungo la verticale prodotti da condizioni meteomarine estreme di moto ondoso e di vento, risultano di entità tale da giustificare l’utilizzo di schemi di calcolo che si basano sulla risoluzione delle equazioni del moto e di bilancio di massa mediate lungo la verticale. In tali condizioni questo schema di rappresentazione risulta sufficientemente accurato per quantificare l’entità dei processi di dispersione nell’ambiente marino della temperatura e delle sostanze chimiche. Nel secondo caso tali campi debbono essere quantificati utilizzando schemi di rappresentazione in grado di cogliere in modo adeguato il carattere tridimensionale dei fenomeni idrodinamici e di diffusione e trasporto che risultano influenzati anche dalle componenti barocliniche che compaiono nelle equazioni del moto e che sono prodotte dalle disuniformità della distribuzione di temperatura nel fluido ambiente in conseguenza di stratificazione termiche o di scarichi termici.
    Le simulazioni prodotte mostrano che l’inquinamento termico e chimico in ambiente marino, da parte di una tipologia d’impianto come quella considerata, è compatibile con il mantenimento delle condizioni ambientali e in ogni caso i valori di temperatura e concentrazione ricadono all’interno dei limiti imposti dalla normativa.
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