Realizzazione e sperimentazione di un trial IPv6 con supporto della mobilità
Autore
Federico Dell'anna - Università degli Studi di Pisa - [2001-02]
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  • Bibliografia
  • Tesi completa: 91 pagine
  • Abstract
    L’attuale versione dell’Internet Protocol, IPv4 o semplicemente IP, ha servito la causa della rete Internet e delle reti aziendali egregiamente per più di venti anni, ma sta iniziando a mostrare le corda nel sostenere l’impressionante tasso di crescita di internet e le esigenze di nuovi servizi. IP risulta non facile nella configurazione delle reti e degli host, dispone di uno spazio di indirizzamento in via di esaurimento, non offre soluzioni semplici al problema della rinumerazione delle reti nel momento in cui si cambia ISP (Internet Service Provider) e presenta delle carenze nella gestione del traffico quando un host si sposta da una rete ad un’altra (Mobilità). Dopo una serie di proposte che hanno contribuito alla definizione dei requisiti per il nuovo protocollo, si è deciso di sostituire la versione 4 del protocollo IP con IPv6. Le prime sperimentazioni di laboratorio di soluzioni di networking basate su IPv6 sono presto confluite in una vasta sperimentazione su area geografica a livello mondiale con la nascita nel 1996 della rete 6Bone (IPv6 Backbone).Essa è una rete sperimentale realizzata su Internet mediante l’interconnessione di laboratori tramite la tecnica del tunnelling.
    Il presente lavoro di tesi si è sviluppato grazie a tale possibilità, connettendoci al resto della rete internet IPv6, attraverso la configurazione di un tunnel, assegnatoci dal TLAB (Principale sito italiano che offre connettività IPv6).
    In questo contesto, sono state analizzate le problematiche relative al cambiamento di rete di accesso di un nodo mobile.
    Il lavoro ha comportato:
    1. La ricompilazione dei kernel dei terminali per il supporto del protocollo IPv6.
    2. La configurazione di un PC come DNS, rendendo più semplice la gestione degli indirizzi all’interno della nostra rete locale e la creazione di un nostro dominio di rete (.ipv6.iet.unipi.it).
    3. L’aggiunta al kernel del modulo MIPv6 per il supporto della mobilità.
    4. L’acquisizione, tramite programmi appropriati (ethereal), dei pacchetti IPv6 inviati dai vari nodi per poter gestire la mobilità (Router Advertisement, Neighbor Discovery,ecc.).
    5. Elaborazione dei messaggi scambiati fra i nodi coinvolti nel trial.
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