Tecniche di steganografia per immagini codificate tramite la dwt ed analisi comparativa con steganografia per immagini jpeg
Autore
Paolo Cavallo - Politecnico di Bari - [2000-01]
Documenti
Abstract
La prima volta che ho sentito parlare di steganografia non sono riuscito a trattenere lo stupore per questa parola dal suono insolito e dal significato oscuro. Purtroppo, ad oggi, questa tecnica così peculiare ha già fatto parlare di sé forse più per i suoi usi dolosi che per le sue straordinarie possibilità.
Anche se mi sono trovato in più di una occasione in imbarazzo a spigare cosa è la steganografia, oggi direi semplicemente che la steganografia è come un gioco di prestigio in cui ciò che si vede o appare non è ciò che è realmente. Per il mio lavoro di Tesi mi sono impadronito dei “trucchi” di questa tecnica, studiandone l’applicazione ai nuovi metodi di compressione delle immagini basati sulla trasformata discreta wavelet (come il nuovo formato di compressione JPEG 2000) e mi sono convinto che sentirò sempre più spesso parlare, come già mi capita, di steganografia.
Anche se mi sono trovato in più di una occasione in imbarazzo a spigare cosa è la steganografia, oggi direi semplicemente che la steganografia è come un gioco di prestigio in cui ciò che si vede o appare non è ciò che è realmente. Per il mio lavoro di Tesi mi sono impadronito dei “trucchi” di questa tecnica, studiandone l’applicazione ai nuovi metodi di compressione delle immagini basati sulla trasformata discreta wavelet (come il nuovo formato di compressione JPEG 2000) e mi sono convinto che sentirò sempre più spesso parlare, come già mi capita, di steganografia.
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