Le migliori tecniche disponibili (Bat) nel settore delle piastrelle ceramiche. Progettazione e simulazione del ''Bref''.
Autore
Sante Bucca - Università degli Studi di Bologna - [1998-99]
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  • Bibliografia
  • Tesi completa: 225 pagine
  • Abstract
    A partire dagli anni '80 è cresciuta la sensibilità dell'opinione pubblica verso le problematiche ambientali e più sentita è l'esigenza di assicurare uno sviluppo economico responsabile a vantaggio delle future generazioni.
    I principi dello ''sviluppo sostenibile'' trasformano l'ambiente in oggetto di strategie di impresa, elemento di concorrenza per la conquista di nuovi mercati e stimolo all'innovazione tecnologica, in uno scenario in cui le politiche ambientali mirano alla condivisione delle responsabilità tra i diversi attori coinvolti.
    L'Unione Europea ha emanato la Direttiva 96/61 CE con lo scopo di ottenere una prevenzione ed un controllo integrati dell'inquinamento proveniente dai diversi settori produttivi, attraverso interventi alla fonte delle attività inquinanti, con l'obiettivo di conseguire un elevato livello di protezione dell'ambiente nel suo complesso.
    Il mezzo fornito dalla Direttiva per raggiungere lo scopo prefissato, consiste nell'applicazione delle ''best available techniques'' (BAT) futuro riferimento per la fissazione dei valori limite di emissione (VLE) degli inquinanti, valori che compariranno nella concessione autorizzativa di ogni sito produttivo.
    La stessa Direttiva fornisce i criteri guida per l'individuazione di tali tecniche e suggerisce lo scambio di informazioni, tra i Paesi UE e le industrie interessate sulle BAT, come strumento per giungere alla loro definizione.
    Il risultato finale di questa attività di scambio sarà un rapporto denominato ''BAT Reference Document'' (BREF), riconosciuto ed accettato da tutti come riferimento obbligatorio.
    L'obiettivo di questa Tesi è la progettazione e la simulazione del BREF relativo al settore delle piastrelle ceramiche. Saranno individuate le linee guida per la sua predisposizione ed i requisiti del contributo italiano in merito, alla luce dei ''vincoli e del contesto'' in cui l'industria ceramica italiana si muove.
    L'industria italiana delle piastrelle ceramiche, che rappresenta una realtà produttiva fortemente inserita nel territorio della regione Emilia-Romagna ed è leader europea del settore, è particolarmente interessata alle tematiche trattate dalla Direttiva, in virtù di un'attenzione più che ventennale alle problematiche ambientali e di una situazione normativa particolarmente pesante, che ne ha aumentato i costi di produzione, con riflessi negativi in termini di competitività sui mercati mondiali.
    La presentazione a livello comunitario di un ''convincente'' documento di settore sulle BAT, basato sulla esperienza maturata dall'industria ceramica italiana in materia di prevenzione e riduzione dell'inquinamento, può quindi permettere un auspicato riequilibrio, in termini di interventi ambientali, tra il settore ceramico italiano e quello degli altri Paesi.
    La Tesi svolta rappresenterà una parte del contributo italiano al lavoro sulle BAT.
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