RFid - Gli sviluppi della tecnologia - I problemi di implementazione
Autore
Daniele Munarin - Università degli Studi di Padova - [2003-04]
Documenti
Abstract
E' ormai da alcuni anni che sentiamo parlare di "radar for everyday products", di "silent commerce", di "internet delle cose" oppure di "intelligenza distribuita", ma solo nell'ultimo periodo queste parole hanno avuto un risvolto pratico, sono concretamente attuabili grazie ad una tecnologia ben conosciuta e certamente non nuova, ma che solo ultimamente è stata utilizzata per scopi "civili" su larga scala.
Stiamo parlando della tecnologia RFid (Radio-frequency identification).
Tale tecnologia si inserisce in un insieme di tecnologie accomunate da una caratteristica fondamentale che le sta portando alla ribalta in diversi tipi di applicazioni e contesti, dall'uso in uffici e dipartimenti a cantieri e industrie: la comunicazione "senza fili", wireless.
Oggi parlare di wireless significa parlare di mobilità, dinamicità, flessibilità e quindi capacità di sviluppo e ottimizzazione di processi produttivi e non solo.
La mancanza di limiti fisici dovuta alla morfologia dell'ambito lavorativo non è più un ostacolo, non serve perdere tempo spostandosi e collegando fisicamente sistemi ed infrastrutture informatiche all'interno dell'ambiente di lavoro.
L'RFid non è altro che un sistema che sfrutta tre elementi interconnessi fra loro, un elaboratore, dove acquisire e processare i dati che vengono letti da una antenna che legge a determinate frequenze, spesso i due sono combinati formado uno strumento chiamato "reader", lettore.
Infine ci sono i chip, innestati in pallet e colli, per ora, ma che possono essere inglobati nei prodotti stessi e funzionano da "etichette intelligenti", che possono contenere molti più dati dei tradizionali codici a barre e possono avere diverse funzioni aggiuntive, come vedremo...
Stiamo parlando della tecnologia RFid (Radio-frequency identification).
Tale tecnologia si inserisce in un insieme di tecnologie accomunate da una caratteristica fondamentale che le sta portando alla ribalta in diversi tipi di applicazioni e contesti, dall'uso in uffici e dipartimenti a cantieri e industrie: la comunicazione "senza fili", wireless.
Oggi parlare di wireless significa parlare di mobilità, dinamicità, flessibilità e quindi capacità di sviluppo e ottimizzazione di processi produttivi e non solo.
La mancanza di limiti fisici dovuta alla morfologia dell'ambito lavorativo non è più un ostacolo, non serve perdere tempo spostandosi e collegando fisicamente sistemi ed infrastrutture informatiche all'interno dell'ambiente di lavoro.
L'RFid non è altro che un sistema che sfrutta tre elementi interconnessi fra loro, un elaboratore, dove acquisire e processare i dati che vengono letti da una antenna che legge a determinate frequenze, spesso i due sono combinati formado uno strumento chiamato "reader", lettore.
Infine ci sono i chip, innestati in pallet e colli, per ora, ma che possono essere inglobati nei prodotti stessi e funzionano da "etichette intelligenti", che possono contenere molti più dati dei tradizionali codici a barre e possono avere diverse funzioni aggiuntive, come vedremo...
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