Analisi logistica della filiera olivicola nel canale euromediterraneo meridionale
Autore
Giovanni Tessitore - Università degli Studi di Napoli - Federico II - [2004-05]
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  • Bibliografia
  • Tesi completa: 221 pagine
  • Abstract
    La tesi di cui sono stato autore s’incentra sulla voglia e sul desiderio di fornire un contributo seppur esiguo a ché le imprese della nostra regione, da sempre forza propulsiva dell’intera economia meridionale, possano accedere ad una maggiore remuneratività.
    L’amore per la mia terra e per il Sud in particolare si è, in questo lavoro, coniugato con il forte interesse che ho sempre nutrito per il mondo della logistica e del trasporto, più in particolare.
    I motivi difatti per cui oggi le imprese italiane e campane, più nello specifico, sostengono costi elevati per le attività logistiche sono spesso legati ad una scarsa razionalizzazione nella gestione di questi compiti. Un’attenzione maggiore, infatti, alle modalità con cui vengono movimentate e conservate le merci potrebbe comportare una notevole riduzione dei costi.
    Nello stesso tempo si è evidenziato che il comparto olivicolo è uno dei più importanti tra quelli ricadenti nella filiera agro – industriale e su di esso si è deciso di puntare l’attenzione.
    Con l’aiuto congiunto dell’Agenzia Logica, che si occupa della promozione della logistica, e del Dipartimento dell’Ingegneria dei trasporti dell’Università di Napoli, si è provveduto ad unire questi due aspetti: la valorizzazione di forme di trasporto combinato cerca difatti di fornire alle industrie olearie e alle aziende agricole di confezionamento d’olio una maggiore visibilità e un più rilevante potere contrattuale, partendo da benefici meramente economici e conseguendo anche altri vantaggi, come una minore congestione della rete e un minor impatto ambientale.
    È risultata essenziale in una prima fase l’azione di Logica, perché focalizzassi la mia azione sul settore oleario, e nelle fasi successive la supervisione del Dipartimento dell’Ingegneria dei Trasporti di Napoli, che mi ha permesso di avere un quadro più chiaro sul mondo della logistica multimodale.
    Sostanzialmente si è quindi alfine provveduto ad evidenziare forme di trasporto combinato di cui possano avvalersi le aziende olearie campane, settore questo caratterizzato da rilevanti quantitativi trasferiti nel tempo con una certa continuità durante tutto l’anno il che giustificherebbe l’adozione di particolari forme di trasporto intermodale, quali il ro - ro e l’intermodal railroad truck.
    Il lavoro è suddiviso in 4 capitoli, distribuiti a loro volta in due “parti” in base al carattere che li contraddistingue. La prima, denominata “preliminare”, è di carattere introduttivo, la seconda più strettamente operativo.
    Nel primo capitolo, “Il trasporto intermodale e il ruolo di Logica”, si è cercato al principio di rendere palesi tutti gli aspetti di logistica e intermodalità dei trasporti.
    Ciò consentirà di chiarire perché il trasporto “tutto strada” sia su lunghe distanze meno competitivo rispetto al “cabotaggio” o all’“intermodal railroad truck”.
    Tuttora però si punta su mezzi che veicolino le merci su gomma anche per la scarsa dotazione della rete infrastrutturale, ferroviaria e marittima italiana.
    In un quadro di rafforzamento della multimodalità diventa necessario potenziare le infrastrutture già esistenti o realizzarne di nuove. Ciò ha indotto ad inquadrare l’attuale situazione campana in termini logistici.
    Infine vengono evidenziati a grandi linee gli obiettivi del progetto Remomed al quale il compito da me svolto è correlato.
    Nella stessa sezione vengono definitivamente messe in luce le filosofie di tipo top down e bottom up che muovono l’azione di Logica e che la legano strettamente all’intento della presente tesi.
    Altresì Logica si è dimostrata indispensabile soprattutto nei primi momenti del mio procedere perché incentrassi l’interesse sul comparto oleario.
    D’altronde nel secondo capitolo, “Analisi del comparto oleario campano”, ad una prima parte in cui viene studiata l’intera situazione economica del Mezzogiorno e della Campania, specificatamente, ne segue una successiva in cui si mostra l’importanza dell’olio campano.
    Proposito sostanziale del secondo capitolo è stato quello di introdurre alla fase operativa successiva.
    In particolare nel terzo capitolo “Inquadramento conoscitivo del comparto oleario”, si è studiato con un’indagine conoscitiva come siano strutturati i flussi logistici inbound e outbound di olio e olive delle aziende campane, nonché la produzione e lo stoccaggio.
    Indi nel quarto e ultimo capitolo “Case study: confronto tra i costi dell’intermodale e del “tutto strada”, si passa a valutare quantitativamente quanto alle aziende costerebbe investire in forme di trasporto combinato delle merci e nel “tutto gomma” per dimostrare come le prime forme di movimentazione siano molto più convenienti delle seconde.
    Alla fine dei 4 capitoli è posta una sezione “Allegati” dove vengono incluse informazioni che non sono slegate dal contesto ma che vengono posposte per non appesantire troppo la trattazione.

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