Il Protocollo CANOpen come standard nella diagnostica dei veicoli
Autore
Daniele Bortolato - Università degli Studi di Padova - [2004-05]
Documenti
Abstract
Rete CAN e protocollo CANopen:
- nati per il settore automobilistico
- affermati anche in altri ambiti
Consorzi di sviluppo e diffusione, mediante politica di standardizzazione, hanno determinato il successo.
REQUISITI stringenti per:
- cablaggio
- tempi di risposta
- immunità ai disturbi
- continuità di funzionamento
SOLUZIONE: bus di campo
- condivisione di collegamenti
- condivisione di comunicazione
- efficienza (priorità, velocità dei messaggi)
- flessibilità, affidabilità e manutenzione
CANopen consente:
- comunicazione point-to-point o broadcast
- priorità dei messaggi e contesa del bus
- rilevamento degli errori
- sincronizzazione
- descrizione dei moduli con EDS.
FRAME o MESSAGGI
- remote frame
- data frame
- error frame
- interspace frame
- overload frame
Gli errori sono segnalati e non corretti. Un dispositivo CANopen gestisce il proprio funzionamento.
La DIAGNOSTICA nei veicoli consente il controllo della rete CANopen e delle informazioni.
Diagnostica a tre livelli:
- consistenza della rete fisica
- consistenza del protocollo
(verifica della sussistenza della comunicazione)
- analisi dei dati nella rete
(immissione, acquisizione, studio)
La diagnostica in PROGETTO
Un CAN Analyser può
- creare e definire un dispositivo CANopen virtuale
- analizzare il comportamento
- adattare il dispositivo con modifica di parametri
- sollecitare la rete e studiarne le reazioni
I profili standardizzati consentono
- uso di dispositivi disponibili
- creazione di nuovi dispositivi da modelli esistenti
La diagnostica in VEICOLI CIRCOLANTI:
- rilevamento di parametri “pubblici”
(standard l’interfaccia e il formato dei valori)
- rilevamento e riparazione di guasti
(conformità e profili standardizzati permettono
l’interscambiabilità di parti di produttori differenti)
Conclusioni
Validità della soluzione:
- quantità di nodi operativi (oltre 100 milioni)
- entità di investimenti attuali (20-25%)
- previsioni di investimenti futuri (35-40%)
- peso dell’innovazione (il 90% riguarda l’elettronica)
- nati per il settore automobilistico
- affermati anche in altri ambiti
Consorzi di sviluppo e diffusione, mediante politica di standardizzazione, hanno determinato il successo.
REQUISITI stringenti per:
- cablaggio
- tempi di risposta
- immunità ai disturbi
- continuità di funzionamento
SOLUZIONE: bus di campo
- condivisione di collegamenti
- condivisione di comunicazione
- efficienza (priorità, velocità dei messaggi)
- flessibilità, affidabilità e manutenzione
CANopen consente:
- comunicazione point-to-point o broadcast
- priorità dei messaggi e contesa del bus
- rilevamento degli errori
- sincronizzazione
- descrizione dei moduli con EDS.
FRAME o MESSAGGI
- remote frame
- data frame
- error frame
- interspace frame
- overload frame
Gli errori sono segnalati e non corretti. Un dispositivo CANopen gestisce il proprio funzionamento.
La DIAGNOSTICA nei veicoli consente il controllo della rete CANopen e delle informazioni.
Diagnostica a tre livelli:
- consistenza della rete fisica
- consistenza del protocollo
(verifica della sussistenza della comunicazione)
- analisi dei dati nella rete
(immissione, acquisizione, studio)
La diagnostica in PROGETTO
Un CAN Analyser può
- creare e definire un dispositivo CANopen virtuale
- analizzare il comportamento
- adattare il dispositivo con modifica di parametri
- sollecitare la rete e studiarne le reazioni
I profili standardizzati consentono
- uso di dispositivi disponibili
- creazione di nuovi dispositivi da modelli esistenti
La diagnostica in VEICOLI CIRCOLANTI:
- rilevamento di parametri “pubblici”
(standard l’interfaccia e il formato dei valori)
- rilevamento e riparazione di guasti
(conformità e profili standardizzati permettono
l’interscambiabilità di parti di produttori differenti)
Conclusioni
Validità della soluzione:
- quantità di nodi operativi (oltre 100 milioni)
- entità di investimenti attuali (20-25%)
- previsioni di investimenti futuri (35-40%)
- peso dell’innovazione (il 90% riguarda l’elettronica)
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