Centro intermodale di Carbonia. Studio di fattibilità e progetto preliminare.
Autore
Giancarlo Scanu - Università degli Studi di Cagliari - [2002-03]
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  • Tesi completa: 144 pagine
  • Abstract
    Lo studio riguarda la definizione progettuale preliminare di un centro intermodale nella città di Carbonia.
    L’intervento proposto è un progetto di relazioni in tutti i sensi: spaziali e temporali; fisiche e culturali; relazioni legate al trasporto ma soprattutto alla conoscenza, all’informazione. Si propone come un’ "architettura filtro", "Giano bifronte" tra il passato ed il presente, connessione materiale ed immateriale tra Carbonia e la rete integrata dei trasporti a livello territoriale; ma anche tra il vecchio sito minerario e la città: un’opportunità per il recupero di una vasta area mineraria, una “mano tesa” della città alla propria storia.
    L’intento del progetto è quello di risvegliare attraverso una struttura della mobilità le potenzialità di un territorio, quello del Sulcis, che oltre ad avere una storia recente, fatta di miniere, operai, industrie, è bacino e fonte di una cultura antica testimoniata dai molteplici siti archeologici.
    Oggi il fabbisogno di infrastrutturazione è diventato una necessità primaria ed assume una particolare importanza per le prospettive di sviluppo economico di una intera area geografica e la connessione alla rete integrata dei trasporti è lo strumento basilare per la valorizzazione di qualunque contesto territoriale.
    Il progetto si propone di “comunicare” oltre che “connettere”, di costituire cioè un mezzo di informazione, promozione del contesto locale e delle sue peculiarità storiche, culturali, sociali. Da qui la scelta di uno studio contestuale indirizzato alla riscoperta del “senso del luogo”, riconosciuto come punto di partenza, ed allo stesso tempo un obiettivo da raggiungere.
    La progettazione dei nodi d’interscambio richiede un adattamento alle nuove necessità degli utenti e alle nuove funzioni e quindi una progettazione di tipo globale.
    Il progetto intende trovare una sintesi feconda tra le ragioni della scala vasta (dimensione globale: geografia, mercato, economia) e le suggestioni della dimensione locale (fisicità, valore estetico, autorappresentazione simbolica), collocandosi in uno spazio autonomo tra la pianificazione e l'architettura.
    Carbonia, città di minatori e pionieri del '900, ritrova in questa opportunità il suo nuovo volano di sviluppo, nell'ottica di una progettazione integrale intesa come strumento pedagogico di riscoperta, di insegnamento, divulgazione, appartenenza ad un Luogo dalla cultura antica.


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