Metodologie e tecnologie per la verifica di accessibilità ai disabili di sistemi web
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Adamo Liberto - Università degli Studi di Napoli - Federico II - [2002-03]
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  • Bibliografia
  • Tesi completa: 172 pagine
  • Abstract
    Il problema dell’accessibilità ai disabili è oggi di importanza rilevante per permettere a tutti di accedere alla grande mole di informazione e servizi provenienti dai sistemi web. Oggi, infatti, di fronte allo sviluppo delle cosiddette autostrade digitali bisogna evitare che la diffusione delle tecnologie sia dettata da logiche puramente di efficienza ed economicità. Per capire cosa tratta l’accessibilità bisogna partire dal glossario delle WCAG 1.0: “Content is accessibile when il may be used by someone with disability”. Successivamente sono state esaminate le varie problematiche di accesso dei disabili nonchè le soluzioni tecnologiche a seconda dei vari tipi di disabilità. Sono state analizzate le dimensioni del problema in Italia, in Europa e nel mondo. In particolare ci si è soffermati ad analizzare le tecnologie per non vedenti: browser vocali e screen reader, sottolineando come l’accessibilità web non riguardi solo questi ultimi. .
    . A questo punto è stata elaborata una metodologia per realizzare sistemi web accessibili, sottolineando le differenze di approccio al problema nel caso di sito già esistente e nel caso di costruzione del sito partendo dall’inizio, descrivendo i metodi per garantire l’accessibilità seguendo le WCAG 1. 0 del progetto WAI del W3C, andando ad analizzare come intervenire sul codice da un lato e come invece garantire un livello di comprensibilità, navigazione ed orientamento di un sito web, dimostrando poi con esempi come realizzare la “vera accessibilità”. Poi si sono realizzati dei casi di studio per la verifica sperimentale di accessibilità, per rilevare le barriere nell’accesso ad informazioni e ad erogazione di servizi a un campione di siti. Si sono effettuati una serie di test e verifiche per vedere il supporto all’HTML accessibile dei vari browser su vari S.O. per verificare le barriere di accessibilità relative ai browser. Si è analizzato, inoltre, la personalizzazione, come raggiungere un layout liquido, e con tali verifiche si è cercato di studiare i vantaggi derivanti dalla separazione della presentazione dai contenuti. A questo punto si è arrivati a concludere quale deve essere il modo accessibile di procedere, analizzando tutti i passi per la validazione, facendo un’analisi dei vari tools di validazione e riparazione, illustrandone le potenzialità e le differenze, nonché i limiti e anche i problemi dei validatori automatici. Si è arrivati così a definire una metodologia da seguire per verificare l’accessibilità, evidenziando quanto incida la revisione automatica e quella umana nella verifica, sottolineando come i validatori automatici non possano essere dispensatori assoluti di accessibilità. .
    Si è a questo punto esaminato tutti i passi da compiere nel processo di verifica di accessibilità, realizzando uno schema che preveda tutte le fasi da compiere che preveda sia un’analisi con vari validatori automatici, sia un’analisi con esperti di accessibilità e sia con utenti disabili, il cui contributo nel processo di verifica è l’unico che può garantire la vera individuazione dei colli di bottiglia e delle barriere di accessibilità di un sito web. Pertanto, è stata elaborata una metodologia per la verifica sperimentale dell’accessibilità da parte di utenti disabili. Essa prevede la composizione di un gruppo di tester comprensivo di tutte le disabilità, e di far seguire ai vari tester un percorso di navigazione relativamente sia alla ricerca di informazioni tramite e senza motore di ricerca che all’esecuzione di operazioni per applicazioni interattive in rete. Tale metodologia deve essere parte integrante del laboratorio per garantire la “vera accessibilità” che vada oltre la sola analisi del codice. Infine si è analizzato quali possano essere le prospettive future dell’accessibilità web per disabili, giungendo a concludere come essa possa diventare una chiave strategica per l’evoluzione futura del web.

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