Sicurezza del volo – Impatto al suolo di un velivolo in regime di volo controllato (Cfit): analisi e prevenzione
Autore
Oscar Scimo' - Politecnico di Torino - [2002-03]
Documenti
  • Preview
  • Indice
  • Bibliografia
  • Tesi completa: 191 pagine
  • Abstract
    Nella definizione più ampia possibile, la sicurezza è la probabilità che non capitino guasti con possibili conseguenze catastrofiche , ossia danni a persone, a cose e al sistema stesso. Secondo questa definizione, dunque, la sicurezza delle operazioni di volo ha come obiettivo la massima salvaguardia dell’incolumità delle persone e dell’integrità delle cose nello svolgimento dell’attività aeronautica. La sicurezza implica la salvaguardia o la protezione da eventi o circostanze generalmente indipendenti da precise volontà (eventi quindi accidentali) che comportano alta potenzialità lesiva in funzione del tipo di attività svolta. L’attività di volo è, per ragioni evidenti, caratterizzata da elevata potenzialità lesiva in caso di evento accidentale, pertanto la sicurezza è il risultato di un’adeguata prevenzione di tali eventi.
    Si parla molto di Sicurezza del Volo e spesso ci si domanda per quale motivo essa rivesta una così grande importanza tra gli obiettivi prioritari dell’attività aeronautica.
    Gli incidenti aerei sono suddivisi in vari tipi a seconda delle cause che li originano o della fase di volo nella quale avvengono e ciascuno di questi tipi ha una diversa influenza sul numero totale di incidenti.
    Questa tesi di laurea tratta l’analisi di una determinata categoria di incidenti aerei, quelli di tipo CFIT (Controlled Flight Into Terrain), che risultano essere i più numerosi tra le varie tipologie di incidente.

    Nel primo capitolo, partendo dalle statistiche stilate dalla Flight Safety Foundation con l'aiuto del Boeing Commercial Airplane Group, vengono analizzate le cause ed i fattori che più spesso conducono ad un incidente. Da queste statistiche si può notare come il rateo degli incidenti sia rimasto pressoché costante dall'inizio degli anni settanta fino ai giorni nostri. Questo è un indice molto importante in quanto pone l'attenzione sul fatto che se nei prossimi anni, come è nelle previsioni e nonostante la diminuzione del volume del traffico aereo in seguito ai tragici fatti del settembre 2001, ci sarà un massiccio aumento del traffico aereo (secondo la Boeing esso dovrebbe raddoppiare nei prossimi 15 anni), il numero totale degli incidenti raddoppierà. Bisogna dunque iniziare fin da oggi ad intraprendere una campagna di prevenzione notevolmente diversa da quella attuata finora, altrimenti si giungerà alla situazione di avere, in media, un incidente alla settimana. Nello stesso capitolo viene poi fornita la definizione e una breve analisi statistica degli incidenti CFIT.

    Nel secondo capitolo, vengono presi in esame ed analizzati i rapporti finali di due incidenti, tra quelli considerati da molti enti internazionali per la sicurezza tra i più significativi incidenti CFIT (Cali, dicembre 1995 e Guam, agosto 1997). Per ciascun incidente vengono riportati la storia, le osservazione tecniche, le cause ed i fattori determinanti, le raccomandazioni emanate dalle autorità investigative e gli eventuali chiarimenti.

    Nel terzo capitolo viene proposta un’analisi degli incidenti di tipo CFIT che hanno coinvolto gli operatori aeronautici commerciali. Essa è stata realizzata dal Laboratorio Nazionale Aerospaziale d’Olanda (NLR) basandosi sull’analisi di 156 incidenti di tipo CFIT avvenuti nel mondo tra il 1988 e il 1994 e scopre che le fasi di discesa e di avvicinamento all’atterraggio costituiscono il 70% dei casi esaminati e che il 75% dei velivoli incidentati e dei quali si conoscono i dati era privo di un sistema di avviso di prossimità del suolo (GPWS). La ricerca è stata condotta in collaborazione con l’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA) e l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO) ed ha lo scopo di ridurre gli incidenti CFIT del 50%.

    Il quarto capitolo contiene una panoramica degli attuali metodi per la prevenzione e riduzione degli incidenti CFIT. In questo capitolo vengono descritti ed analizzati alcuni di questi apparati evidenziandone le manchevolezze ed i benefici. Particolare attenzione viene posta sull’uso del GPWS e delle procedure (checklist), riportate nelle appendici in fondo al volume, elaborate per la prevenzione e riduzione del rischio di incidente CFIT. Vengono anche analizzati i sistemi per la visione artificiale, i problemi connessi all’interpretazione e all’elaborazione, da parte dell'uomo, della realtà esterna comprese le illusioni ottiche e quelli connessi all'automazione avanzata che rappresenta ormai sugli aerei moderni una componente di grande aiuto sia nel pilotaggio che nella navigazione ma che è fonte di innumerevoli errori.

    Nel quinto ed ultimo capitolo vengono illustrate le conclusioni di questo lavoro che è stato molto lungo in termini di ricerca del materiale sia per la specificità dell’argomento trattato, sia per quanto riguarda la disponibilità e la reperibilità di documenti da aziende ed enti vari.
    Questa tesi è correlata alle categorie


    Skype Me™! Tesionline Srl P.IVA 01096380116   |   Pubblicità   |   Privacy

    .:: segnala questa pagina ::.
    | Scrivici | | Ricerca tesi | | Come pubblicare | | FAQ | | Cinema | | Biografie |
    | Registrati | | Elenco tesi | | Borse di studio | | Personaggi | | Economia | | Libri usati |
    | Parole chiave | | La tesi del giorno | | Cronologia | | Formazione | | Ingegneria | | Glossario |
    | Home personale | | Ultime tesi pubblicate | | Una parola al giorno | | Database dei master | | Sociologia | | Approfondimenti |
      La redazione è a tua disposizione dalle ore 9:00 alle ore 18:30 (dal lunedì al venerdì) - tel. 039 6180216
      Pubblicità   |   Privacy