Soluzioni impiantistiche per l'impiego energetico di biomasse: aspetti tecnici, economici, logistici
Autore
Fabio Parisella - Università degli Studi dell'Aquila - [2000-01]
Documenti
Abstract
La disponibilità di energia condiziona il progresso economico e sociale di una nazione, ma il modo con cui l’energia viene resa disponibile può condizionare negativamente l’ecosistema e quindi la qualità della vita.
In Italia sono disponibili oltre 17 milioni di tonnellate di biomassa, il 90% dei quali è costituito da residui agricoli e forestali (in misura uguale). La piena utilizzazione della biomassa disponibile consentirebbe di installare una potenza elettrica complessiva pari a circa 2.300 MW, cioè il 5% del totale nazionale.
L’energia chimica della biomassa può essere convertita direttamente in energia termica tramite combustione, o trasferita, mediante opportuni processi, a un vasto numero di vettori energetici solidi, liquidi o gassosi. Alcuni di essi, previo trattamento, possono essere agevolmente stoccati, conservati e utilizzati in un secondo tempo come carburanti; altri devono essere preferibilmente utilizzati subito e convertiti in energia termica, meccanica o elettrica.
I due impianti che vengono presi in esame sono quelli che attualmente hanno il più alto grado di maturità tecnologica ed al contempo i minori costi di investimento per capacità tra i 5 e gli 80 MW. Di conseguenza, per tale analisi, non si possono che scegliere l’impianto a combustione in letto fluido con ciclo a vapore e quello a gassificazione con turbina a gas e ciclo combinato a vapore, dato che gli altri, seppur tecnologicamente interessanti come le celle a combustibile, non sono ancora proponibili su grandi dimensioni.
In Italia sono disponibili oltre 17 milioni di tonnellate di biomassa, il 90% dei quali è costituito da residui agricoli e forestali (in misura uguale). La piena utilizzazione della biomassa disponibile consentirebbe di installare una potenza elettrica complessiva pari a circa 2.300 MW, cioè il 5% del totale nazionale.
L’energia chimica della biomassa può essere convertita direttamente in energia termica tramite combustione, o trasferita, mediante opportuni processi, a un vasto numero di vettori energetici solidi, liquidi o gassosi. Alcuni di essi, previo trattamento, possono essere agevolmente stoccati, conservati e utilizzati in un secondo tempo come carburanti; altri devono essere preferibilmente utilizzati subito e convertiti in energia termica, meccanica o elettrica.
I due impianti che vengono presi in esame sono quelli che attualmente hanno il più alto grado di maturità tecnologica ed al contempo i minori costi di investimento per capacità tra i 5 e gli 80 MW. Di conseguenza, per tale analisi, non si possono che scegliere l’impianto a combustione in letto fluido con ciclo a vapore e quello a gassificazione con turbina a gas e ciclo combinato a vapore, dato che gli altri, seppur tecnologicamente interessanti come le celle a combustibile, non sono ancora proponibili su grandi dimensioni.
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