La diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione nella media industria italiana
Autore
Paolo Massignani - Università degli Studi di Padova - [1996-97]
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  • Tesi completa: 161 pagine
  • Abstract
    Lo scopo del presente lavoro è di valutare alcune ipotesi sull’evoluzione dell’uso delle “Information Communication Technology” da parte delle imprese.
    Fino ad ora ha dominato lo scenario di un adattamento delle tecnologie alle strutture aziendali esistenti e quindi il concetto di rete privata della grande impresa.
    La nuova fase, che si sta prospettando, riguarda invece una maggiore adattabilità tra le diverse forme organizzative ed i sistemi di telecomunicazione adottati.
    Le ipotesi fondamentali che hanno fatto da guida all’intero lavoro sono:
    ? Il nuovo paradigma tecnologico multimediale che si sta affermando e che si divide in due filoni principali quali la Comunicazine Universale di Voce e Dati (UVDC) e i Teleservizi.
    ? L’asimmetria di adozione da parte delle imprese di alcune tecnologie di comunicazione.
    L’analisi effettuata si è basata su uno studio sulla diffusione delle Communication Technology più importanti quali E.D.I., posta elettronica aziendale e pubblica, Servizi On Line ed in particolare Internet, su un campione rappresentativo di oltre 230 medie industrie italiane.
    I dati sono stati raccolti tramite un questionario telefonico appositamente studiato, proposto ad un campione di aziende con un numero di addetti compreso tra 200 e 1000 appartenenti ai settori alimentare, tessile-abbigliamento, chimico, farmaceutico, distribuzione, elettronico, elettromeccanico e meccanico.
    Per ogni azienda si è inoltre selezionato un insieme di indici di bilancio in grado di descriverne il profilo sulla base di parametri di struttura, di performance, di efficienza e di crescita.
    Tramite l’uso di analisi statistiche univariate, bivariate e multivariate si sono ricercate delle correlazioni significative tra l’utilizzo delle suddette tecnologie da parte delle imprese e le caratteristiche strutturali e dimensionali di ogni azienda, di cui le voci di bilancio sono proxy con lo scopo di discriminare dei gruppi di imprese.
    Si sono ottenuti risultati eccellenti, in parte prevedibili, in parte totalmente nuovi, ed hanno consentito di determinare delle tassonomie di utilizzo e di identificare dei fattori chiave e discriminanti per l’adozione delle Information Communication Technology.
    Le ipotesi di partenza sono state ampiamente confermate e, a distanza di due anni, si è potuta verificare la correttezza delle conclusioni e delle tendenze che sono emerse dal presente studio.
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