Rielaborazione ed interpretazione di dati sismici crostali del Margine Campano Tirrenico
Autore
Ivano Gregori - Università degli Studi di Trieste - [1997-98]
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  • Bibliografia
  • Tesi completa: 288 pagine
  • Abstract
    Nella Tesi sono stati rielaborati ed interpretati dati sismici a riflessione per la ricostruzione della struttura, sismo-stratigrafia ed evoluzione del margine Campano Tirrenico comprendente il Bacino di Salerno e l’offshore della Penisola del Cilento.
    È stata selezionata e rielaborata con procedure avanzate e specifiche la porzione settentrionale della linea sismica CROP-M6B, acquisita nel 1991 nell’ambito della campagna di esplorazione geofisica CROP-MARE. Il tratto considerato è posizionato trasversalmente alla scarpata continentale del Cilento, al largo di Punta Licosa. Lo studio dell’assetto tettonico dell’area esaminata è stato condotto attraverso un’ampia indagine bibliografica preliminare e mediante l’interpretazione della sezione finale riprocessata e di altri profili sismici acquisiti nella zona investigata.
    La Tesi si articola in due capitoli nei quali il trattamento dei dati viene seguito dalla fase di acquisizione all’interpretazione finale. L’ordine di presentazione degli argomenti segue l’impostazione e lo sviluppo del lavoro.
    Il Capitolo Primo riguarda l’elaborazione dei dati sperimentali.
    Il paragrafo introduttivo è dedicato all’illustrazione delle tecniche e delle metodologie utilizzate nell’acquisizione e nella registrazione dei dati nel corso del programma di sismica marina a riflessione multicanale svolto dall’Osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste nell’ambito del progetto CROP.
    Si passa poi all’analisi delle caratteristiche dei dati sperimentali, con un’introduzione generale sul processing e sugli strumenti utilizzati per la loro elaborazione. Sono sviluppati anche alcuni temi di teoria del trattamento del segnale digitale.
    Uno specifico paragrafo è riservato ad ognuna delle operazioni eseguite. Di ciascun metodo di elaborazione adottato vengono esaminati in dettaglio gli aspetti teorici ed applicativi: sono descritti i risultati principali e le conclusioni che da questi si possono trarre, dal punto di vista sia metodologico che sperimentale, evidenziando e commentando pregi, limiti e peculiarità.
    Il pre-processing ha incluso una serie di operazioni preliminari per predisporre i dati all’elaborazione vera e propria dal punto di vista operativo: riformattazione e ricampionamento, impostazione delle geometrie di campagna, controllo di qualità dei dati (trace-editing).
    L’applicazione di una funzione di guadagno ai dati è risultata necessaria per compensare il decadimento di ampiezza dei segnali con il tempo di percorso, evidenziando tutte le riflessioni e, in particolare, quelle da discontinuità profonde.
    La deconvoluzione ha rimosso gli effetti dell’assorbimento selettivo in frequenza operato dal terreno sull’impulso di segnale che, in concomitanza con la presenza di repliche a breve periodo, provoca un allargamento dell’ondina nel tempo con perdita di risoluzione verticale.
    La determinazione dell’andamento della velocità di propagazione delle onde sismiche nel terreno ha permesso il calcolo della correzione di normal moveout (NMO) da apportare ai dati al fine di allineare correttamente in fase gli eventi primari per effettuarne lo stack. Quest’ultima operazione ha prodotto un efficace miglioramento del rapporto segnale/rumore. La rimozione dell’energia associata alle riflessioni multiple si è basata sulla discriminante in NMO tra queste e le riflessioni primarie ed è stato realizzata tramite un filtraggio nel dominio (f,k).
    L’eliminazione del rumore casuale ancora presente sulla sezione stack è stato effettuato con un filtraggio tempo-variante (TVF).
    Il recupero della corretta posizione spaziale dei riflettori inclinati ed il collassamento dell’energia diffratta nel punto sorgente sono stati ottenuti tramite l’applicazione di un algoritmo di migrazione. Nel caso di situazioni strutturali complesse la migrazione pre-stack è da preferire alla migrazione post-stack: l’applicazione su una parte dei dati rielaborati di un operatore di migrazione parziale pre-stack...
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