Complessi di Pt(II) con piperazine chelate
Autore
Daniele Santoro - Università degli Studi di Lecce - [1998-99]
Documenti
Abstract
Nei complessi di platino con etilendiammina, analoghi del cisplatino, uno dei più noti agenti antitumorali, i sostituenti azotati possono occupare una posizione "quasi equatoriale" o "quasi assiale", comunque, anche i sostituenti "quasi equatoriali" divergono in maniera significativa dal piano di coordinazione.
Nel tentativo di creare un ingombro sterico esattamente nel piano di coordinazione del platino e di valutarne gli effetti, abbiamo sintetizzato i complessi contenenti piperazina (ppz) e suoi N-metilderivati chelati [PtX2(Me2ppz)], [PtX2(Meppz)] e [PtX2(ppz)] (X = alogeno). Le reazioni di questi complessi con derivati della guanina (G) in D2O sono state studiate per via 1H NMR. Si è visto che la presenza di un gruppo metilico sull'azoto coordinato della piperazina chelata è determinante nell'impedire la rotazione intorno al legame Pt-N7 nei derivati della guanina cis-legati.
I dati di risonanza magnetica relativi alla regione H8 e calcoli di meccanica e dinamica molecolare hanno mostrato l'esistenza di atropisomeri testa-coda (HT) e testa-testa (HH) nel [Pt(Me2ppz)G2], e di due specie dominanti HT nel [Pt(Meppz)G2]. I calcoli sulla barriera di energia rotazionale per le monospecie di formula generale [Pt(X)(Me2ppz)(G)], cis-[Pt(X)(Meppz)(G)] e trans-[Pt(X)(Meppz)(G)] (Figura) (dove X = cloruro o acqua e cis/trans designano la posizione dell'unità guanosinica rispetto all'idrogeno amminico della Meppz) indicano che la rotazione nella clorospecie è ridotta rispetto all'acquospecie. Valutare la facilità di rotazione attorno al legame Pt-N7 è fondamentale dal momento che quest'ultima è stata messa in relazione con la formazione del legame con il DNA che costituisce la causa più accreditata dell'azione antitumorale del cisplatino e dei suoi analoghi.
Nel tentativo di creare un ingombro sterico esattamente nel piano di coordinazione del platino e di valutarne gli effetti, abbiamo sintetizzato i complessi contenenti piperazina (ppz) e suoi N-metilderivati chelati [PtX2(Me2ppz)], [PtX2(Meppz)] e [PtX2(ppz)] (X = alogeno). Le reazioni di questi complessi con derivati della guanina (G) in D2O sono state studiate per via 1H NMR. Si è visto che la presenza di un gruppo metilico sull'azoto coordinato della piperazina chelata è determinante nell'impedire la rotazione intorno al legame Pt-N7 nei derivati della guanina cis-legati.
I dati di risonanza magnetica relativi alla regione H8 e calcoli di meccanica e dinamica molecolare hanno mostrato l'esistenza di atropisomeri testa-coda (HT) e testa-testa (HH) nel [Pt(Me2ppz)G2], e di due specie dominanti HT nel [Pt(Meppz)G2]. I calcoli sulla barriera di energia rotazionale per le monospecie di formula generale [Pt(X)(Me2ppz)(G)], cis-[Pt(X)(Meppz)(G)] e trans-[Pt(X)(Meppz)(G)] (Figura) (dove X = cloruro o acqua e cis/trans designano la posizione dell'unità guanosinica rispetto all'idrogeno amminico della Meppz) indicano che la rotazione nella clorospecie è ridotta rispetto all'acquospecie. Valutare la facilità di rotazione attorno al legame Pt-N7 è fondamentale dal momento che quest'ultima è stata messa in relazione con la formazione del legame con il DNA che costituisce la causa più accreditata dell'azione antitumorale del cisplatino e dei suoi analoghi.
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