Resistenza delle condotte in ghisa sferoidale alle sollecitazioni sismiche
Autore
Francesco Orsini - Università degli studi di Genova - [1995-96]
Documenti
Abstract
Le tubazioni con giunto elastico a bicchiere presentano una maggiore resistenza agli eventi sismici, poiché sono in grado di consentire rotazioni e scostamenti assiali dei giunti.
Osservazioni effettuate in seguito a sismi recenti hanno evidenziato questo tipo di attitudine particolarmente per le tubazioni in ghisa sferoidale, che associano ad una elevata mobilità dei giunti caratteristiche meccaniche e duttilità notevoli.
Al di la delle prestazioni riscontrate è comunque importante poter disporre di uno strumento progettuale che consenta, per un sisma di intensità prefissata e per una certa configurazione, la verifica dei livelli di sollecitazione nei materiali e la compatibilità degli spostamenti subiti dai giunti con i relativi valori ammissibili.
Questo studio è stato finalizzato all’individuazione di un metodo di calcolo tale da risolvere queste problematiche e allo sviluppo del relativo software applicativo.
Il metodo segue alcune prescrizioni di Electricitè de France dettate per tubazioni di acquedotto a servizio di installazioni nucleari.
In parallelo al programma di calcolo, oggetto del presente progetto di diploma, è stato realizzato un ipertesto relativo ad un inquadramento delle problematiche sismiche specifiche per le condotte interrate, ed una esposizione della metodologia di verifica proposta.
Dall’analisi dei risultati degli esempi di calcolo si nota come le verifiche risultino soddisfatte fino a livelli di intensità sismica pari a IX gradi MSK corrispondenti ad accelerazioni al suolo pari a 4 m/s2; a titolo di confronto si evidenzia che la massima accelerazione al suolo presa in considerazione dalla legislazione italiana ammonta a 0.1 g, alla quale per le strutture di maggiore importanza ai fini della protezione civile viene assegnato un coefficiente di protezione sismica i pari a 1.4 (DM 16 Gennaio 1996).
Osservazioni effettuate in seguito a sismi recenti hanno evidenziato questo tipo di attitudine particolarmente per le tubazioni in ghisa sferoidale, che associano ad una elevata mobilità dei giunti caratteristiche meccaniche e duttilità notevoli.
Al di la delle prestazioni riscontrate è comunque importante poter disporre di uno strumento progettuale che consenta, per un sisma di intensità prefissata e per una certa configurazione, la verifica dei livelli di sollecitazione nei materiali e la compatibilità degli spostamenti subiti dai giunti con i relativi valori ammissibili.
Questo studio è stato finalizzato all’individuazione di un metodo di calcolo tale da risolvere queste problematiche e allo sviluppo del relativo software applicativo.
Il metodo segue alcune prescrizioni di Electricitè de France dettate per tubazioni di acquedotto a servizio di installazioni nucleari.
In parallelo al programma di calcolo, oggetto del presente progetto di diploma, è stato realizzato un ipertesto relativo ad un inquadramento delle problematiche sismiche specifiche per le condotte interrate, ed una esposizione della metodologia di verifica proposta.
Dall’analisi dei risultati degli esempi di calcolo si nota come le verifiche risultino soddisfatte fino a livelli di intensità sismica pari a IX gradi MSK corrispondenti ad accelerazioni al suolo pari a 4 m/s2; a titolo di confronto si evidenzia che la massima accelerazione al suolo presa in considerazione dalla legislazione italiana ammonta a 0.1 g, alla quale per le strutture di maggiore importanza ai fini della protezione civile viene assegnato un coefficiente di protezione sismica i pari a 1.4 (DM 16 Gennaio 1996).
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