Problematiche e sviluppo dell' “emission trading”: il caso dell'industria cartaria
Autore
Matteo Guiducci - Università Politecnica delle Marche - [2004-05]
Documenti
Abstract
I cambiamenti climatici rappresentano sempre più un problema da affrontare in modo diretto e questo non può essere fatto senza un’attenta valutazione del percorso normativo intrapreso dai Paesi firmatari della UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change) nel corso degli anni.
Il Protocollo di Kyoto, sottoscritto nel dicembre del 1997, è un documento di importanza storica e rappresenta l’inizio di un interessamento alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Come per le Nazioni interessate, anche per la mia tesi, questo è stato solo un punto di partenza.
Si approfondiscono comunque i tre meccanismi flessibili previsti dal Protocollo di Kyoto, quali strumenti per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni, e quindi: Clean Developement Mechanism (CDM), Joint Implementation (JI) e International Emissions Trading (IET).
Maggiore attenzione è rivolta all’applicazione da parte della Comunità europea di quest’ultimo meccanismo, sfociata nella Direttiva 2003/87/CE, che istituisce un sistema per lo scambio di “quote di emissioni”.
Segue quindi un’analisi della direttiva soffermando l’attenzione sui caratteri identificativi della stessa.
Ovviamente quello che riguarda il nostro Paese non poteva che rappresentare il cuore della tesi.
Tutto si concretizza considerando il caso pratico dell’industria cartaria, della quale vengono illustrate situazioni attuali e problematiche.
Il Protocollo di Kyoto, sottoscritto nel dicembre del 1997, è un documento di importanza storica e rappresenta l’inizio di un interessamento alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Come per le Nazioni interessate, anche per la mia tesi, questo è stato solo un punto di partenza.
Si approfondiscono comunque i tre meccanismi flessibili previsti dal Protocollo di Kyoto, quali strumenti per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni, e quindi: Clean Developement Mechanism (CDM), Joint Implementation (JI) e International Emissions Trading (IET).
Maggiore attenzione è rivolta all’applicazione da parte della Comunità europea di quest’ultimo meccanismo, sfociata nella Direttiva 2003/87/CE, che istituisce un sistema per lo scambio di “quote di emissioni”.
Segue quindi un’analisi della direttiva soffermando l’attenzione sui caratteri identificativi della stessa.
Ovviamente quello che riguarda il nostro Paese non poteva che rappresentare il cuore della tesi.
Tutto si concretizza considerando il caso pratico dell’industria cartaria, della quale vengono illustrate situazioni attuali e problematiche.
Questa tesi è correlata alle categorie