L'e-commerce e la situazione italiana
Autore
Roberto Finazzi - Università degli Studi di Bergamo - [1998-99]
Documenti
Abstract
Una tesi sul commercio elettronico ha necessariamente a che fare con una letteratura di settore quanto mai frammentata e disomogenea, specchio fedele della poca chiarezza negli standard e nelle definizioni: molti i rapporti di società di consulenza tesi a dimostrarne la crescita esponenziale, molti i Report ufficiali di istituzioni governative a sottolineare l’importanza di un quadro politico chiaro e ricco di incentivi a favore di questo nuovo mercato, ma poche le analisi approfondite e rigorose del fenomeno. Uno dei motivi a fondamento della tesi è proprio la necessità di riunire, scremare, ma soprattutto ricercare un filo logico in questo tipo di pubblicazioni.
Vero è che le potenzialità del commercio elettronico si sono rivelate immense. Il terzo capitolo include, a tal proposito, un riepilogo delle previsioni di crescita del settore effettuate dalle maggiori società di consulenza americane. I valori sono tali per cui l’e-commerce entro breve potrebbe rappresentare il 15 per cento delle vendite al dettaglio su scala globale e circa la metà di quelle ottenute con il direct marketing. In meno di dieci anni!
Numerose sono le aziende il cui valore è maturato dal nulla per poi incrementarsi, insieme al fatturato, a tassi di crescita impensabili, tant’è che alcune di esse hanno già sorpassato in capitalizzazione aziende storiche e consolidate sui mercati internazionali come Ford, Coca-Cola o Gillette. Ciò ha alimentato attese di crescita e di miglioramento della produttività, tanto da indurre la Borsa a speculazioni fortissime, nonchè gli economisti a teorizzare la nascita di un nuovo ciclo economico. Ripercussioni in tal senso sono realtà di fatto nei mercati dei prodotti digitali o digitalizzabili (software, biglietti, musica) e dei servizi (home-banking, assicurazioni), direttamente trasmissibili in rete. Nei settori dei prodotti tangibili ricadute così marcate si avranno comunque a breve.
Fra le tematiche trattate, un posto a sè va ai benefici, soprattutto in termini di possibilità di estendere la propria dimensione d’azione su scala internazionale e di risparmiare tempo ottimizzando i processi. Parimenti importanti sono la possibilità di personalizzazione dell’offerta e la sua più efficiente aggregazione con la domanda.
Questioni da analizzare sono, invece, quelle relative alla presunta disintermediazione attuabile con la rete e al vantaggio competitivo dei first mover. Altro spazio è dedicato alle problematiche ancora aperte nel contesto in cui nasce l’e-commerce, quali la tariffazione, la sicurezza, la convergenza fra Internet e altre forme di comunicazione.
Infine, viene presa in esame una segmentazione geografica, dalla quale emergono le diversità esistenti tra le varie regioni del mondo (in particolare America ed Europa) sia a livello strutturale che politico, con particolare attenzione alla piccola/media impresa. In questa analisi, lo spazio maggiore è dato alla situazione italiana, analizzata alla luce delle tematiche considerate.
Fa seguito una serie di interviste rivolte ai rappresentanti di 13 tra le maggiori società di e-commerce avviate in Italia. Si tratta di (in ordine alfabetico): Banca Sella, Direct.it, Ducati, GeinaLLOYD, IBM, Il Sole-24 Ore, ItaliaOnLine, Kataweb, Peck, Poligrafica San Faustino, QXL.it, Siemens Informatica, Vitaminic. Tali testimonianze, provenienti da chi fa e-commerce, rappresentano il fulcro della tesi, in quanto permettono di verificare la validità delle teorie esposte.
Vero è che le potenzialità del commercio elettronico si sono rivelate immense. Il terzo capitolo include, a tal proposito, un riepilogo delle previsioni di crescita del settore effettuate dalle maggiori società di consulenza americane. I valori sono tali per cui l’e-commerce entro breve potrebbe rappresentare il 15 per cento delle vendite al dettaglio su scala globale e circa la metà di quelle ottenute con il direct marketing. In meno di dieci anni!
Numerose sono le aziende il cui valore è maturato dal nulla per poi incrementarsi, insieme al fatturato, a tassi di crescita impensabili, tant’è che alcune di esse hanno già sorpassato in capitalizzazione aziende storiche e consolidate sui mercati internazionali come Ford, Coca-Cola o Gillette. Ciò ha alimentato attese di crescita e di miglioramento della produttività, tanto da indurre la Borsa a speculazioni fortissime, nonchè gli economisti a teorizzare la nascita di un nuovo ciclo economico. Ripercussioni in tal senso sono realtà di fatto nei mercati dei prodotti digitali o digitalizzabili (software, biglietti, musica) e dei servizi (home-banking, assicurazioni), direttamente trasmissibili in rete. Nei settori dei prodotti tangibili ricadute così marcate si avranno comunque a breve.
Fra le tematiche trattate, un posto a sè va ai benefici, soprattutto in termini di possibilità di estendere la propria dimensione d’azione su scala internazionale e di risparmiare tempo ottimizzando i processi. Parimenti importanti sono la possibilità di personalizzazione dell’offerta e la sua più efficiente aggregazione con la domanda.
Questioni da analizzare sono, invece, quelle relative alla presunta disintermediazione attuabile con la rete e al vantaggio competitivo dei first mover. Altro spazio è dedicato alle problematiche ancora aperte nel contesto in cui nasce l’e-commerce, quali la tariffazione, la sicurezza, la convergenza fra Internet e altre forme di comunicazione.
Infine, viene presa in esame una segmentazione geografica, dalla quale emergono le diversità esistenti tra le varie regioni del mondo (in particolare America ed Europa) sia a livello strutturale che politico, con particolare attenzione alla piccola/media impresa. In questa analisi, lo spazio maggiore è dato alla situazione italiana, analizzata alla luce delle tematiche considerate.
Fa seguito una serie di interviste rivolte ai rappresentanti di 13 tra le maggiori società di e-commerce avviate in Italia. Si tratta di (in ordine alfabetico): Banca Sella, Direct.it, Ducati, GeinaLLOYD, IBM, Il Sole-24 Ore, ItaliaOnLine, Kataweb, Peck, Poligrafica San Faustino, QXL.it, Siemens Informatica, Vitaminic. Tali testimonianze, provenienti da chi fa e-commerce, rappresentano il fulcro della tesi, in quanto permettono di verificare la validità delle teorie esposte.
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