Tecnologie di riduzione delle emissioni di CO2 da impianti di produzione termoelettrica: cattura e stoccaggio della CO2
Autore
Vincenzo Spallina - Politecnico di Milano - [2004-05]
Documenti
Abstract
Il cambiamento climatico in atto negli ultimi due secoli, dovuto all’aumento delle concentrazioni dei gas serra, è una delle problematiche più serie da un punto di vista energetico e ambientale.
L’aumento della concentrazione della CO2 del 30% negli ultimi 250 anni, ha provocato l’innalzamento della temperatura media del pianeta con conseguenze relative al riscaldamento globale che potrebbero risultare ancora più gravi.
Il contenimento delle emissioni di CO2 è ampiamente riconosciuto come l’obiettivo primario della moderna tecnologia per contrastare i cambiamenti climatici: le crescenti preoccupazioni da parte della comunità scientifica internazionale hanno contribuito a rafforzare gli sforzi per nuove soluzioni tecnologiche tese a migliorare i sistemi energetici attuali.
Inoltre, da un punto di vista economico, le nuove norme vigenti, in atto dall’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, impongono ai Paesi sviluppati di contenere le emissioni di gas serra in atmosfera eventualmente sfruttando il sistema di crediti previsto dal Protocollo stesso, atto a legare una problematica ambientale ad una economica.
La produzione dell’energia elettrica da combustibili fossili è una delle principali fonti di emissioni di CO2 nell’atmosfera: circa il 35% della produzione mondiale di CO2 è imputabile alle centrali termoelettriche che tuttavia rappresentano quasi il 70% della produzione lorda di energia elettrica nel Mondo.
Lo scopo di questa lavoro è quello di analizzare come valida possibilità per ridurre le emissioni dagli impianti di produzione termoelettrica la “Carbon Sequestration”, che consiste nella cattura della CO2 e nello stoccaggio a lungo termine in siti sicuri che non permettano il rilascio del gas successivamente.
Saranno illustrate alcune possibili configurazioni d’impianto con diverse tecnologie adatte in base ai combustibili utilizzati e ai costi generati in virtù delle modifiche tecnologiche.
Saranno inoltre messe in evidenza le differenze economico – ambientali tra le diverse tipologie d’impianto e rispetto a cicli convenzionali di produzione dell’energia.
Verranno infine analizzate le metodologie di immagazzinamento della CO2 compressa e liquefatta e saranno illustrati alcune metodologie già in uso e peraltro economicamente molto promettenti.
L’aumento della concentrazione della CO2 del 30% negli ultimi 250 anni, ha provocato l’innalzamento della temperatura media del pianeta con conseguenze relative al riscaldamento globale che potrebbero risultare ancora più gravi.
Il contenimento delle emissioni di CO2 è ampiamente riconosciuto come l’obiettivo primario della moderna tecnologia per contrastare i cambiamenti climatici: le crescenti preoccupazioni da parte della comunità scientifica internazionale hanno contribuito a rafforzare gli sforzi per nuove soluzioni tecnologiche tese a migliorare i sistemi energetici attuali.
Inoltre, da un punto di vista economico, le nuove norme vigenti, in atto dall’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, impongono ai Paesi sviluppati di contenere le emissioni di gas serra in atmosfera eventualmente sfruttando il sistema di crediti previsto dal Protocollo stesso, atto a legare una problematica ambientale ad una economica.
La produzione dell’energia elettrica da combustibili fossili è una delle principali fonti di emissioni di CO2 nell’atmosfera: circa il 35% della produzione mondiale di CO2 è imputabile alle centrali termoelettriche che tuttavia rappresentano quasi il 70% della produzione lorda di energia elettrica nel Mondo.
Lo scopo di questa lavoro è quello di analizzare come valida possibilità per ridurre le emissioni dagli impianti di produzione termoelettrica la “Carbon Sequestration”, che consiste nella cattura della CO2 e nello stoccaggio a lungo termine in siti sicuri che non permettano il rilascio del gas successivamente.
Saranno illustrate alcune possibili configurazioni d’impianto con diverse tecnologie adatte in base ai combustibili utilizzati e ai costi generati in virtù delle modifiche tecnologiche.
Saranno inoltre messe in evidenza le differenze economico – ambientali tra le diverse tipologie d’impianto e rispetto a cicli convenzionali di produzione dell’energia.
Verranno infine analizzate le metodologie di immagazzinamento della CO2 compressa e liquefatta e saranno illustrati alcune metodologie già in uso e peraltro economicamente molto promettenti.
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