Metodi e criteri per l'analisi della dinamica e degli effetti ambientali della fluitazione dei sedimenti dai bacini artificiali
Autore
Elena Castelli - Università degli studi dell'Insubria - [2006-07]
Documenti
Abstract
La fluitazione dei sedimenti dai bacini artificiali comporta un aumento delle concentrazioni dei solidi sospesi nei corsi d'acqua emissari, con conseguenze negative sull'ecosistema fluviale ed in particolare sulla fauna ittica. La rimozione dei sedimenti dal bacino di Valgrosina (SO), oggetto di studio, è stata eseguita nel corso di 13 giorni consecutivi, dal 28 agosto al 9 settembre 2006. Le modalità operative attuate per la fluitazione sono state pianificate con il fine di contenere i potenziali danni ecologici al corpo idrico recettore.
Nel presente lavoro sono riportati i risultati del monitoraggio biologico ed idraulico eseguito nel corso delle operazioni di fluitazione. Gli obiettivi principali della ricerca sono stati quelli di acquisire le basi teoriche e sperimentali relative alle principali tecniche di monitoraggio dei solidi sospesi e di definire l'entità dell'eventuale impatto ambientale nei termini di concentrazione di solidi sospesi e durata delle operazioni.
Sul corpo idrico recettore (T. Roasco) è stata misurata una concentrazione media di 4,7g/l, con picchi superiori a 40 g/l ma per un tempo cumulativo inferiore alle due ore. Nel F. Adda, a valle della confluenza, le concentrazioni sono state almeno tre volte inferiori a quelle registrate sul T. Roasco.
Gli effetti sulla fauna ittica sono stati valutati per la specie dominante (Salmo (trutta) trutta); i giovani sono stati i più colpiti, con un calo della densità fino al 78%, mentre si assiste a una diminuzione del coefficiente di condizione (k) per gli adulti. La comunità macrobentonica ha subito un impatto negativo in seguito alla fluitazione dei sedimenti, ma dopo 6 mesi mostrava segni di
completo recupero.
La valutazione degli effetti ha consentito di validare un modello appropriato (Severity Effect Value - SEV) per fornire una stima orientativa dell'entità degli effetti biologici indotti dal rilascio dei sedimenti nel sito studiato.
Nel presente lavoro sono riportati i risultati del monitoraggio biologico ed idraulico eseguito nel corso delle operazioni di fluitazione. Gli obiettivi principali della ricerca sono stati quelli di acquisire le basi teoriche e sperimentali relative alle principali tecniche di monitoraggio dei solidi sospesi e di definire l'entità dell'eventuale impatto ambientale nei termini di concentrazione di solidi sospesi e durata delle operazioni.
Sul corpo idrico recettore (T. Roasco) è stata misurata una concentrazione media di 4,7g/l, con picchi superiori a 40 g/l ma per un tempo cumulativo inferiore alle due ore. Nel F. Adda, a valle della confluenza, le concentrazioni sono state almeno tre volte inferiori a quelle registrate sul T. Roasco.
Gli effetti sulla fauna ittica sono stati valutati per la specie dominante (Salmo (trutta) trutta); i giovani sono stati i più colpiti, con un calo della densità fino al 78%, mentre si assiste a una diminuzione del coefficiente di condizione (k) per gli adulti. La comunità macrobentonica ha subito un impatto negativo in seguito alla fluitazione dei sedimenti, ma dopo 6 mesi mostrava segni di
completo recupero.
La valutazione degli effetti ha consentito di validare un modello appropriato (Severity Effect Value - SEV) per fornire una stima orientativa dell'entità degli effetti biologici indotti dal rilascio dei sedimenti nel sito studiato.
Questa tesi è correlata alla categoria