Effetto della somministrazione di caffeina sui recettori A2A dell'adenosina in neutrofili umani
Autore
Francesca Canella - Università degli Studi di Ferrara - [2006-07]
Documenti
Abstract
La caffeina è il farmaco più utilizzato dall’uomo in tutto il mondo: l’80-90% degli adulti consuma regolarmente bevande e cibi che contengono caffeina, come caffé, tè, cioccolato. Inoltre la caffeina è presente come eccipiente in molti farmaci.
La caffeina può esercitare molteplici funzioni sia a livello del sistema nervoso centrale che periferico. I maggiori effetti farmacologici di questa xantina sono nell’antagonismo dei recettori adenosinici A1, A2A, A2B e A3. L’adenosina, interagendo con specifici recettori posti sulla membrana dei neutrofili, è stata riconosciuta come un agente endogeno antinfiammatorio grazie alla sua capacità di inibire la produzione di anione superossido e l’adesione cellulare.
Lo scopo della presente tesi è di valutare l’effetto della caffeina a diverse dosi sui recettori A2A dell’adenosina in neutrofili umani.
I neutrofili sono stati studiati prima della somministrazione di caffeina (giorno 0), e dopo 1, 12, 24, 36, 48 e 60 ore dopo la somministrazione dell’ultima dose.
La caffeina può esercitare molteplici funzioni sia a livello del sistema nervoso centrale che periferico. I maggiori effetti farmacologici di questa xantina sono nell’antagonismo dei recettori adenosinici A1, A2A, A2B e A3. L’adenosina, interagendo con specifici recettori posti sulla membrana dei neutrofili, è stata riconosciuta come un agente endogeno antinfiammatorio grazie alla sua capacità di inibire la produzione di anione superossido e l’adesione cellulare.
Lo scopo della presente tesi è di valutare l’effetto della caffeina a diverse dosi sui recettori A2A dell’adenosina in neutrofili umani.
I neutrofili sono stati studiati prima della somministrazione di caffeina (giorno 0), e dopo 1, 12, 24, 36, 48 e 60 ore dopo la somministrazione dell’ultima dose.
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