Il settore ferroviario italiano
Autore
Francesco Massimo Agovino - Università degli Studi di Napoli - Federico II - [2004-05]
Documenti
Abstract
Oggetto della seguente tesi è lo studio del settore ferroviario italiano sulla base di casi aziendali.
Il lavoro è suddiviso in quattro capitoli.
Il primo capitolo è incentrato sull’analisi dell’industria ferroviaria italiana. Viene data una definizione di materiale rotabile e una possibile classificazione dei prodotti sulla base delle caratteristiche tecnologiche e del livello innovativo che li contraddistingue. Vengono descritti poi i mutamenti in atto nell’industria nazionale sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta.
Nel secondo e nel terzo capitolo sono presentati i casi aziendali. Le aziende esaminate sono l’Ansaldobreda, leader nazionale, e gli altri tre principali players ossia Firema Trasporti, Keller Elettromeccanica e Fervet. Di queste aziende è analizzata la storia, la produzione, il mercato di riferimento e la gestione sulla base dei documenti di bilancio relativi agli ultimi quattro esercizi commerciali.
Nell’ultimo capitolo è effettuata un’analisi SWOT del settore sulla base dell’analisi di bilancio delle sopraccitate aziende finalizzata ad individuare i punti di forza e di debolezza delle società, nonché le minacce e le opportunità del mercato.
I risultati dell’Analisi SWOT possono essere sintetizzati nei seguenti punti:
- Il mercato ferroviario sia nazionale che internazionale è in forte crescita. L’espansione è legata sia a ragioni di carattere normativo (liberalizzazione dei trasporti, politiche orientate alla riduzione della congestione stradale e dell’inquinamento) sia alla effettiva crescita di mercati i cui investimenti in infrastrutture fanno prevedere un corrispondente aumento della domanda di materiale rotabile (es. il mercato asiatico).
- La minaccia principale per l’industria italiana è rappresentata dai principali ‘competitors’ a livello mondiale (Bombardier, Alstom e Siemens) che hanno avviato già da tempo un piano di ristrutturazione economica volto a rendere più efficienti i sistemi di produzione. Per essere più competitive tali aziende stanno delocalizzando le attività produttive in paesi a più basso costo di manodopera;
- I players del settore ferroviario Italiano (AnsaldoBreda, Firema Trasporti, Keller Elettromeccanica, Fervet) non sono riusciti ad approfittare a pieno di tale crescita: gli indici di bilancio relativi agli ultimi quattro esercizi offrono una scenario piuttosto negativo.
- L’azienda leader, AnsaldoBreda, che dovrebbe trainare il settore è quella che presenta i problemi più gravi.
Dall’analisi SWOT emerge inoltre che i problemi principali che coinvolgono tutte le aziende esaminate sono:
- Bassa produttività
- Inefficienza
- Forte indebitamento finanziario.
Un altro aspetto importante che emerge dall’analisi è che le aziende italiane del settore ferroviario non operano disgiuntamente le une rispetto alle altre ma sviluppano un vero e proprio network che si concretizza nella forma di accordi temporanei e consorzi finalizzati a:
- razionalizzare le risorse e rendere più efficiente la produzione
- difendere il mercato italiano dalla concorrenza estera.
Per superare i problemi che indeboliscono la rete produttiva nazionale vengono proposte quindi delle linee strategiche orientate, nella giusta misura, a tutto il settore.
Il lavoro è suddiviso in quattro capitoli.
Il primo capitolo è incentrato sull’analisi dell’industria ferroviaria italiana. Viene data una definizione di materiale rotabile e una possibile classificazione dei prodotti sulla base delle caratteristiche tecnologiche e del livello innovativo che li contraddistingue. Vengono descritti poi i mutamenti in atto nell’industria nazionale sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta.
Nel secondo e nel terzo capitolo sono presentati i casi aziendali. Le aziende esaminate sono l’Ansaldobreda, leader nazionale, e gli altri tre principali players ossia Firema Trasporti, Keller Elettromeccanica e Fervet. Di queste aziende è analizzata la storia, la produzione, il mercato di riferimento e la gestione sulla base dei documenti di bilancio relativi agli ultimi quattro esercizi commerciali.
Nell’ultimo capitolo è effettuata un’analisi SWOT del settore sulla base dell’analisi di bilancio delle sopraccitate aziende finalizzata ad individuare i punti di forza e di debolezza delle società, nonché le minacce e le opportunità del mercato.
I risultati dell’Analisi SWOT possono essere sintetizzati nei seguenti punti:
- Il mercato ferroviario sia nazionale che internazionale è in forte crescita. L’espansione è legata sia a ragioni di carattere normativo (liberalizzazione dei trasporti, politiche orientate alla riduzione della congestione stradale e dell’inquinamento) sia alla effettiva crescita di mercati i cui investimenti in infrastrutture fanno prevedere un corrispondente aumento della domanda di materiale rotabile (es. il mercato asiatico).
- La minaccia principale per l’industria italiana è rappresentata dai principali ‘competitors’ a livello mondiale (Bombardier, Alstom e Siemens) che hanno avviato già da tempo un piano di ristrutturazione economica volto a rendere più efficienti i sistemi di produzione. Per essere più competitive tali aziende stanno delocalizzando le attività produttive in paesi a più basso costo di manodopera;
- I players del settore ferroviario Italiano (AnsaldoBreda, Firema Trasporti, Keller Elettromeccanica, Fervet) non sono riusciti ad approfittare a pieno di tale crescita: gli indici di bilancio relativi agli ultimi quattro esercizi offrono una scenario piuttosto negativo.
- L’azienda leader, AnsaldoBreda, che dovrebbe trainare il settore è quella che presenta i problemi più gravi.
Dall’analisi SWOT emerge inoltre che i problemi principali che coinvolgono tutte le aziende esaminate sono:
- Bassa produttività
- Inefficienza
- Forte indebitamento finanziario.
Un altro aspetto importante che emerge dall’analisi è che le aziende italiane del settore ferroviario non operano disgiuntamente le une rispetto alle altre ma sviluppano un vero e proprio network che si concretizza nella forma di accordi temporanei e consorzi finalizzati a:
- razionalizzare le risorse e rendere più efficiente la produzione
- difendere il mercato italiano dalla concorrenza estera.
Per superare i problemi che indeboliscono la rete produttiva nazionale vengono proposte quindi delle linee strategiche orientate, nella giusta misura, a tutto il settore.
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