L'impatto dell'innovazione tecnologica sui processi e sull'organizzazione di un'impresa di software:il caso SSC by Pirelli & Telecom Italia
Autore
Domenico Panico - Università degli Studi di Napoli - Federico II - [2004-05]
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  • Bibliografia
  • Tesi completa: 397 pagine
  • Abstract
    Questo lavoro di Tesi si propone di evidenziare come cambiano i ruoli, le competenze, le attività che regolano il processo di produzione del software e quali sono le aree di miglioramento conseguenti un’innovazione tecnologica in una società del settore.
    La crescente complessità dei mercati, l’accorciamento del ciclo di vita dei prodotti unito ad una crescente difficoltà nell’interpretare i bisogni dei consumatori ha portato le imprese a fronteggiare un ambiente sempre più competitivo caratterizzato da una forte dinamicità e da una sostenuta turbolenza. Queste condizioni hanno indotto le imprese a cercare delle nuove tecnologie a supporto dei processi aziendali e in cui i sistemi informatici hanno rivestito un ruolo primario. I SI a supporto dei processi sono tipicamente sistemi modulari in cui ciascun modulo è finalizzato al supporto di specifiche categorie di processo con un elevato livello di integrazione. Tra queste soluzioni informatiche troviamo gli ERP in cui SAP si colloca tra i fornitori di tali soluzioni. Un sistema ERP deve essere capace di supportare il ridisegno dei processi di business, standardizzare le attività, normalizzare i processi,integrare le diverse unità organizzative. Esso permette di snellire e integrare i processi,standardizzare le attività della struttura aziendale, abbattere la documentazione cartacea. La sua implementazione porta con se un carico innovativo ma allo stesso tempo ha impatti sulla gestione aziendale e sulla struttura organizzativa, pertanto richiedono un ripensamento dei processi che può divenire un terreno fertile per un Business Process Reengineering.
    Una metodologia di BPR si articola in tre fasi percorrendo le quali è possibile arrivare a ridisegnare i processi aziendali. Sebbene ci sia la contrapposizione di due correnti di pensiero (Hammer e Davenport) essi cercano di conferire alla realtà aziendale una certa elasticità e allo stesso tempo la capacità di saper cogliere le opportunità e fronteggiare le instabilità che provengono dal mercato.
    L’innovazione tecnologica in un’impresa di software può riguardare le metodologie di “produzione” e “progettazione” delle soluzioni pertanto si è percorso l’evoluzione che nel tempo ha investito tali metodi;nell’ambito della “produzione” si è passati da un modello sequenziale,in cui le fasi si susseguono a “cascata”, a modelli iterativi incrementali,tra cui emerge il RUP (Rational Unified Process),in cui le fasi di produzione sono di durata inferiore rispetto al waterfall e non rigidamente interconnesse;entrambe le metodologie sono di tipo predittive ovvero cercano di “prevedere” come evolverà il sistema software. Questa caratteristica risulta essere un limite nell’ambito di quei progetti in cui i requisiti utenti cambiano con estrema frequenza, ma questo limite è superato dalle metodologie agili,di natura adattiva, in cui si cerca di “adeguare” la produzione all’evoluzione dei requisiti utente. Essa trova la massima espressione in XP (eXtreme Programming) con la definizione di “valori” e di “pratiche” da seguire per assicurare una buona produzione delle soluzioni software. Per quanto riguarda la “progettazione” si è evidenziato il passaggio da un approccio strutturato,in cui si effettua una distinzione tra dati e modelli, ad uno orientato agli oggetti, in cui viene superata tale distinzione con “l’oggetto”:un unità di programma chiuso in cui sono presenti dati e funzioni. Si è cercato di evidenziare come tale evoluzione abbia portato dei benefici non solo nella progettazione,basti pensare che con l’approccio Object Oriented si usano gli stessi modelli sia in fase di analisi che disegno garantendo un risparmio in termini di tempo e costi, ma anche nei paradigmi di programmazione, in cui con i principi di ereditarietà incapsulamento,polimorfismo e aggregazione,si favorisce il riuso,si assicura una riduzione dei tempi e una maggiore qualità delle soluzioni software.
    La seconda parte verte sul caso aziendale articolato in quattro fasi.
    La prima fase è dedicata all’analisi del contesto aziendale:SSC by Pirelli & Telecom Italia.
    Nel capitolo secondo ampio spazio è stato dedicato alla tecnologia oggetto di studio. L’implementazione della nuova versione di SAP da parte delle Società Clienti (Telecom Italia,Tim..) segna il passaggio da SAP R/3 a SAP NETWEAVER e quindi l’avvento della nuova tecnologia JAVA nel CSS.
    La terza fase è stata dedicata alla mappatura dei processi e all’analisi degli elementi innovativi emersi. Per questa fase si è ricorso ai diagrammi di flusso e alle matrici LRC.
    L’ultima fase del caso aziendale verte su una proposta del modello di diagnosi,con cui mettendo a confronto la matrice LRC delle due tecnologie (ABAP e JAVA) è stato possibile evidenziare come cambiano i ruoli (Designer), le competenze e le attività che regolano il processo di produzione del software.
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