Il principale aeroporto britannico adotta gli Rfid per la gestione dei bagagli
Le etichette intelligenti esordiranno a Londra, facilitando lo smistamento dei bagagli e garantendo maggiore sicurezza

[20/07/2007]
Il principale aeroporto britannico adotta gli Rfid per la gestione dei bagagli La British Airport Authority (Baa) ha deciso, a fronte del grande numero di bagagli smarriti o sconosciuti, di sperimentare la tecnologie a radiofrequenze all’interno del primo scalo europeo, pper poter assicurare un efficiente controllo dei bagagli e ridurre al minimo la possibilità che possano essere dispersi o finire sull’aereo sbagliato, come spesso avviene. La gestione dei bagagli è un problema che diventa ancora più urgente in situazioni di emergenza, come quelle verificatesi negli ulti mesi: molti voli sono stati cancellati o posticipati (anche a causa del maltempo), e l’allarme ha reso necessari controlli più accurati, portando così ad un accumulo di migliaia di bagagli. Proprio la compagnia britannica detiene il record dei bagagli smarriti nel 2006 – come rivelano i dati dell’Association of European Airlines (Aea) – con una media di 3000 unità al giorno.
Una volta che l’infrastruttura Rfid per il check-in sarà installata all’interno dello scalo inglese, ogni valigia potrà essere tracciata e identificata in qualsiasi momento: l’etichetta intelligente applicata su ciascun bagaglio permetterà di conoscerne rapidamente sia il proprietario che la destinazione. I vacanzieri dell’estate 2007 non beneficeranno della novità poiché i primi test del nuovo sistema saranno avviati solo a partire dal prossimo autunno, in ottobre. La Baa – come riporta il Corriere della Sera - metterà quindi alla prova la tecnologia Rfid, valutandone la validità rispetto all’attuale sistema di registrazione tramite codice a barre e soppesandone i benefici. Anche l’Associazione internazionale per il trasporto aereo (Iata) ha accolto con favore l’annuncio dell’ingresso degli smart tag a Heathrow, sottolineando però che il sistema sarebbe di sicuro più efficiente se l’aeroporto coinvolgesse nell’iniziativa anche altri scali, poiché – di fatto – in base al progetto originario potranno essere controllati e monitorati tutti i bagagli che partono dall’aeroporto londinese, ma non quelli che arrivano.

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