Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici 2007
Il 12 e 13 settembre a Roma presso la sede FAO
[17/07/2007]
Il pianeta nella sua storia è andato incontro a cicliche modificazioni del clima che l'hanno portato ad attraversare diverse ere glaciali alternate ad epoche più calde. Nella attuale fase di riscaldamento del pianeta si sta assistendo ad una variazione significativa di uno dei fattori che potrebbero contribuire al riscaldamento globale: la concentrazione in atmosfera di CO2 e gas ad effetto serra. Il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change) ha presentato allarmanti proiezioni sul surriscaldamento globale che hanno indotto la comunità internazionale (UNFCCC - United Nations Framework Convention on Climate Change) a considerare questi cambiamenti un rischio da affrontare sia agendo sulle cause - strategia di mitigazione - sia attraverso azioni di prevenzione - strategia di adattamento - agendo sugli effetti.
La strategia di mitigazione ha l'obiettivo di eliminare o quanto meno rallentare i cambiamenti climatici, mentre la strategia di adattamento prevede la messa a punto di piani, programmi e azioni tali da ridurre la vulnerabilità territoriale e quella socio economica e in grado di sfruttare le nuove opportunità di sviluppo. Non tutti, infatti, gli impatti e i mutamenti dei cambiamenti climatici possono essere negativi o dannosi.
L'adattamento, come scelta "anticipatoria" per prevenire le conseguenze negative e minimizzarne i danni, dipende molto dalla valutazione dei rischi e dei costi da sostenere. Le strategie di adattamento competono ai singoli paesi perché, pur in un contesto internazionale di riferimento, implicano scelte nazionali strategiche di gestione delle peculiarità e vulnerabilità specifiche del proprio territorio e delle proprie attività e risorse.
La Conferenza esaminerà principalmente i problemi riguardanti le modificazioni delle vulnerabilità indotte dai cambiamenti climatici in Italia e le possibili opzioni di adattamento (es.: difesa passiva, difesa attiva, difesa assicurativa, abbandono) proponendo azioni concrete sulla base dei contributi provenienti da workshop e convegni pre-congressuali.
Le tematiche saranno analizzate sia dal punto di vista scientifico che socio-economico e riguarderanno:
· i maggiori rischi presenti sul nostro territorio (desertificazione, ghiacciai e aree a rischio di deglaciazione, ambiente marino-costiero, dissesto idrogeologico, laguna di Venezia e Alto Adriatico)
· la situazione odierna sui pericoli per la salute connessi ai cambiamenti climatici
· lo stato e le tendenze delle concentrazioni di gas serra in Italia.
I lavori, inoltre, sono volti a mettere in evidenza le opportunità che possono scaturire dai cambiamenti climatici e il nuovo ruolo che dovranno assumere le istituzioni centrali, gli enti locali, le imprese e la società civile.
La strategia di mitigazione ha l'obiettivo di eliminare o quanto meno rallentare i cambiamenti climatici, mentre la strategia di adattamento prevede la messa a punto di piani, programmi e azioni tali da ridurre la vulnerabilità territoriale e quella socio economica e in grado di sfruttare le nuove opportunità di sviluppo. Non tutti, infatti, gli impatti e i mutamenti dei cambiamenti climatici possono essere negativi o dannosi.
L'adattamento, come scelta "anticipatoria" per prevenire le conseguenze negative e minimizzarne i danni, dipende molto dalla valutazione dei rischi e dei costi da sostenere. Le strategie di adattamento competono ai singoli paesi perché, pur in un contesto internazionale di riferimento, implicano scelte nazionali strategiche di gestione delle peculiarità e vulnerabilità specifiche del proprio territorio e delle proprie attività e risorse.
La Conferenza esaminerà principalmente i problemi riguardanti le modificazioni delle vulnerabilità indotte dai cambiamenti climatici in Italia e le possibili opzioni di adattamento (es.: difesa passiva, difesa attiva, difesa assicurativa, abbandono) proponendo azioni concrete sulla base dei contributi provenienti da workshop e convegni pre-congressuali.
Le tematiche saranno analizzate sia dal punto di vista scientifico che socio-economico e riguarderanno:
· i maggiori rischi presenti sul nostro territorio (desertificazione, ghiacciai e aree a rischio di deglaciazione, ambiente marino-costiero, dissesto idrogeologico, laguna di Venezia e Alto Adriatico)
· la situazione odierna sui pericoli per la salute connessi ai cambiamenti climatici
· lo stato e le tendenze delle concentrazioni di gas serra in Italia.
I lavori, inoltre, sono volti a mettere in evidenza le opportunità che possono scaturire dai cambiamenti climatici e il nuovo ruolo che dovranno assumere le istituzioni centrali, gli enti locali, le imprese e la società civile.
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