Terna e Steg firmano un memorandum of understanding per la cooperazione energetica tra Italia e Tunisia
Siglato un accordo di cooperazione che vedrà la nascita di un nuovo collegamento tra le due nazioni, oltre alla costruzione di una centrale da 1200 MW
[09/07/2007]
Italia e Tunisia accorciano le distanze tra i propri mercati elettrici con la prospettiva di vantaggi su sicurezza e competitività delle forniture. Dal 2011 un cavo di interconnessione elettrica unirà la penisola di Cap Bon, in Tunisia, e la Sicilia, per portare energia prodotta da una nuova centrale elettrica nel Paese nord-africano, segnando il primo passo per la creazione di un “anello di interscambio” di energia tra la sponda Nord e la sponda Sud del Mediterraneo.
L’ accordo è stato siglato oggi a Tunisi dal ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani e dal ministro dell'Industria e dell'Energia tunisino Afif Chelbi: i due ministri hanno dato mandato a Terna e alla tunisina Steg di dare vita ad una società mista, che avrà il compito di realizzare l'interconnessione elettrica, gestire i transiti internazionali dell'elettricità sulla rete realizzata e di lanciare una gara per la creazione di una centrale elettrica in Tunisia. Il progetto, che rientra nel Memorandum of Understanding firmato dall’AD di Terna, Flavio Cattaneo, e dall’AD di Steg, Ben Arfa, porterà alla realizzazione del primo cavo di interconnessione elettrica tra Italia e Maghreb.
Sarà anche il primo collegamento tra continente europeo e Africa dopo il 2.000: un altro cavo analogo, infatti, è stato realizzato tra Spagna e Marocco nel 1996. Il progetto prevede la realizzazione di una centrale elettrica, a El Haouria, sulla punta della penisola di Cap Bon.
La centrale produrrà 1.200 MW, di cui 800 MW saranno diretti verso l'Italia e 400 saranno destinati alla Tunisia. Per la centrale si prevede un mix, che sarà a gas, carbone e in parte di energia eolica. Il cavo sottomarino sarà un cavo doppio della lunghezza di 170 chilometri e con capacità di 1.000 MW, di cui 200 MW saranno garantiti alla quota di accesso libera.
“Siamo soddisfatti per questo accordo che segna un passo importante nel processo di integrazione delle reti di trasmissione della Tunisia e dell’Italia – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Terna, Flavio Cattaneo - Lo sviluppo dell’interconnessione con l’estero rientra tra le priorità del sistema elettrico italiano per favorire l’incremento della sicurezza, la diversificazione geopolitica delle fonti e la competitività per il sistema industriale del nostro Paese. Terna è impegnata in questa prospettiva e il Memorandum siglato oggi è l’inizio di una fase di ulteriore esplorazione e verifica della fattibilità tecnica ed economica di un’opera strategica che ci impegnerà nei prossimi mesi. Naturalmente cercheremo con i referenti tunisini una soluzione che, oltre alle aspettative di rendimento dei nostri azionisti, abbia riguardo sia per l’onere a carico dei consumatori finali che del ruolo neutrale di Terna nella gestione dei flussi di energia diretti verso il nostro sistema elettrico”.
L’ accordo è stato siglato oggi a Tunisi dal ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani e dal ministro dell'Industria e dell'Energia tunisino Afif Chelbi: i due ministri hanno dato mandato a Terna e alla tunisina Steg di dare vita ad una società mista, che avrà il compito di realizzare l'interconnessione elettrica, gestire i transiti internazionali dell'elettricità sulla rete realizzata e di lanciare una gara per la creazione di una centrale elettrica in Tunisia. Il progetto, che rientra nel Memorandum of Understanding firmato dall’AD di Terna, Flavio Cattaneo, e dall’AD di Steg, Ben Arfa, porterà alla realizzazione del primo cavo di interconnessione elettrica tra Italia e Maghreb.
Sarà anche il primo collegamento tra continente europeo e Africa dopo il 2.000: un altro cavo analogo, infatti, è stato realizzato tra Spagna e Marocco nel 1996. Il progetto prevede la realizzazione di una centrale elettrica, a El Haouria, sulla punta della penisola di Cap Bon.
La centrale produrrà 1.200 MW, di cui 800 MW saranno diretti verso l'Italia e 400 saranno destinati alla Tunisia. Per la centrale si prevede un mix, che sarà a gas, carbone e in parte di energia eolica. Il cavo sottomarino sarà un cavo doppio della lunghezza di 170 chilometri e con capacità di 1.000 MW, di cui 200 MW saranno garantiti alla quota di accesso libera.
“Siamo soddisfatti per questo accordo che segna un passo importante nel processo di integrazione delle reti di trasmissione della Tunisia e dell’Italia – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Terna, Flavio Cattaneo - Lo sviluppo dell’interconnessione con l’estero rientra tra le priorità del sistema elettrico italiano per favorire l’incremento della sicurezza, la diversificazione geopolitica delle fonti e la competitività per il sistema industriale del nostro Paese. Terna è impegnata in questa prospettiva e il Memorandum siglato oggi è l’inizio di una fase di ulteriore esplorazione e verifica della fattibilità tecnica ed economica di un’opera strategica che ci impegnerà nei prossimi mesi. Naturalmente cercheremo con i referenti tunisini una soluzione che, oltre alle aspettative di rendimento dei nostri azionisti, abbia riguardo sia per l’onere a carico dei consumatori finali che del ruolo neutrale di Terna nella gestione dei flussi di energia diretti verso il nostro sistema elettrico”.
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