Un supercomputer ''sensibile'' all'ambiente
IBM presenta Blue Gene, un supercomputer ecologico
[02/07/2007]
Dalla IBM annunciano la prossima messa in produzione di un supercomputer 3 volte più potente: Blue Gene/P, capace di 3 petaflop o 1.000 trilioni di calcoli al secondo; Blue Gene/L e' il più potente e veloce supercomputer della top 500 stilata da alcuni ricercatori tedeschi e statunitensi.
La supermacchina si trova presso il Lawrence Livermore National Laboratory della California; IBM afferma di aver triplicato la potenza del proprio supercalcolatore, aumentando solo del 20% il consumo energetico, soprattutto grazie al miglioramento del rendimento dei processori. Nella sua presentazione IBM esalta le prestazioni energetiche di Blue Gene/P: "E' almeno sette volte più efficiente dal punto di vista energetico di qualsiasi altro supercomputer".
I supercomputer sono usati per processare immense quantità di dati, ad esempio per far girare modelli meteorologici, simulare modelli dinamici di strutture complesse, quali edifici o autoveicoli, in caso di impatti incidentali, oppure può essere sfruttata per altri approcci di tipo statistico, come la stima degli effetti a fronte della somministrazione di un nuovo farmaco, potendo contare, grazie alle sue rapide tempistiche, su una analisi di ampiezza potenzialmente illimitata.
La supermacchina si trova presso il Lawrence Livermore National Laboratory della California; IBM afferma di aver triplicato la potenza del proprio supercalcolatore, aumentando solo del 20% il consumo energetico, soprattutto grazie al miglioramento del rendimento dei processori. Nella sua presentazione IBM esalta le prestazioni energetiche di Blue Gene/P: "E' almeno sette volte più efficiente dal punto di vista energetico di qualsiasi altro supercomputer".
I supercomputer sono usati per processare immense quantità di dati, ad esempio per far girare modelli meteorologici, simulare modelli dinamici di strutture complesse, quali edifici o autoveicoli, in caso di impatti incidentali, oppure può essere sfruttata per altri approcci di tipo statistico, come la stima degli effetti a fronte della somministrazione di un nuovo farmaco, potendo contare, grazie alle sue rapide tempistiche, su una analisi di ampiezza potenzialmente illimitata.
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