Mercato fino ad ora abbastanza impermeabile alla sensibilizzazione per ciò che riguarda il risparmio energetico, Motorola ha mosso un primo concreto passo verso una nuova rotta, maggiormente responsabile: ha sviluppato un display a colori che si autoricarica, battendo la Nokia che era riuscita a produrne solo uno monocromatico. Questo dispositivo è stato pensato appositamente per essere impiegato nei cellulari, in modo da far durare la loro batteria per un periodo più lungo, a fronte delle innumerevoli caratteristiche introdotte di recente negli apparecchi mobili come GPS, WiFi ed altri sistemi, che risultano di particolare onere nei confronti della batteria.
Il monitor è un display a cristalli liquidi che incorpora dei micro pannelli solari. Viene poi applicato un filtro, costituito da una pellicola di polimeri, che riflette delle bande molte strette della luce rossa, verde e blu, che sono sufficienti per visualizzare correttamente le immagini. Le rimanenti radiazioni a diverse lunghezze d’onda vanno a ricaricare la batteria del telefono, sfruttando appunto i micro pannelli con i loro sali ionici per fornire nuova energia all’apparecchio.