Il mondo dell'energia eolica e' pronto – sia dal punto di vista dell’hardware che del settore di financing, al raggiungimento dell’obiettivo obbligatorio pari al 20% per l'utilizzo di energie rinnovabili entro il 2020, fissato dall’ Unione Europea lo scorso 9 marzo. A sostenerlo e' Arthouros Zervos, presidente della Ewea, l'associazione europea per l'energia eolica, nel corso del suo intervento all'apertura dei lavori di Ewec 2007, conferenza europea sull'energia eolica. Secondo il numero uno di Ewea, entro il 2020 il comparto dell' energia eolica sara' in grado di far fronte alla domanda di elettricita' dell'Unione fornendo tra il 12 e il 15% dell' elettricita' grazie ad un sempre maggiore utilizzo di tecnologie adatte a sfruttare l'energia proveniente dal vento. Solo nel 2006 il settore dell'eolico ha raggiunto una capacita' installata di 7.588 nuovi megawatt all'interno dell' Unione Europea, determinando un'uscita annuale pari al 23% valutata circa 9 miliardi di euro: attualmente la capacita' installata totale e' pari a 48 mila megawatt, ossia il 3% dell' utilizzo totale di energia elettrica dell'Unione Europea. Per i prossimi anni l'Ewea stima di vedere installata per il 2010 una capacita' pari a 80 mila megawatt, a 180 mila megawatt nel 2020 e a 300 mila megawatt nel 2030. Nell'accettare la sfida di un obiettivo del 20% per le energie rinnovabili entro il 2020 all'interno dell'Unione Europea, il presidente di Ewea non manca pero' di sottolineare come debbano essere rimossi alcuni ostacoli. In particolare occorre che vi siano negoziazioni sul quadro normativo per gli stati membri in materia di energie rinnovabili che ''non mettano a rischio la direttiva esistente sulle fonti rinnovabili'', oltre a un rafforzamento delle reti elettriche, in particolare di quelle off-shore.