Energia eolica a levitazione magnetica
L'affermazione dell'eolico favorisce nuovi studi di settore per incrementarne il rendimento
[26/04/2007]
Un nuovo modello di turbina sfrutta la levitazione magnetica per ridurre gli attriti interni del rotore, utilizzando un Array Halbach(ovvero una particolare unione di magneti permanenti disposta in modo da rafforzare il campo magnetico lungo una faccia dell'array e nel contempo nel cancellare per interferenza il campo magnetico nella faccia opposta), invece di un unico grande elettromagnete; la società cinese che le commercializza le ha esposte al Salone internazionale delle invenzioni di Ginevra, molto probabilmente verranno presentate in Italia all’ EWEC 2007 che si terrà il mese prossimo a Milano.
Si dice che questi magneti permanenti potrebbero essere costruiti partendo dal neodimio, un lantanide di cui la quasi totalità delle miniere si trova in Cina (da qui il motivo della paternità della creazione); le turbine a levitazione riescono a produrre il 20% di energia in più rispetto ad una turbina tradizionale. Il costo di produzione di un KWh sarebbe inferiore ai 4 centesimi di euro.
Come riporta il Wind Power Technology from WorldWatch Institute, un altro aspetto interessante è la capacità di funzionare con bassi regimi di vento, arrivando a girare anche a 1.5 m/s (cosa che estenderebbe di molto le aree potenzialmente sfruttabili per produrre energie rinnovabili). In zone con ventosità media di 3 m/s, le ore di esercizio aumenterebbero di 1.000 ogni anno.
A produrle e' la Zhongke Energy, in collaborazione con il Guangzhou Energy Research Institute (che e' il dipartimento energetico dell'Accademia delle Scienze cinese). Queste turbine erano state presentate originariamente alla Wind Power Asia Exhibition, la scorsa estate.
Si dice che questi magneti permanenti potrebbero essere costruiti partendo dal neodimio, un lantanide di cui la quasi totalità delle miniere si trova in Cina (da qui il motivo della paternità della creazione); le turbine a levitazione riescono a produrre il 20% di energia in più rispetto ad una turbina tradizionale. Il costo di produzione di un KWh sarebbe inferiore ai 4 centesimi di euro.
Come riporta il Wind Power Technology from WorldWatch Institute, un altro aspetto interessante è la capacità di funzionare con bassi regimi di vento, arrivando a girare anche a 1.5 m/s (cosa che estenderebbe di molto le aree potenzialmente sfruttabili per produrre energie rinnovabili). In zone con ventosità media di 3 m/s, le ore di esercizio aumenterebbero di 1.000 ogni anno.
A produrle e' la Zhongke Energy, in collaborazione con il Guangzhou Energy Research Institute (che e' il dipartimento energetico dell'Accademia delle Scienze cinese). Queste turbine erano state presentate originariamente alla Wind Power Asia Exhibition, la scorsa estate.
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