Metalli malleabili
Nanoparticelle colloidali si assemblano per formare metalli, ma con caratteristiche meccaniche dei materiali plastici.
[23/04/2007]
Stelle d’oro e microlenti, ognuna del diametro di circa 200 µm, così come ingranaggi in argento (800 µm di diametro) fatti in metallo malleabile sono stati i primi risultati dei recenti progetti svolti nella Northwestern University.
Coordinare l’assemblaggio di diverse nanoparticelle non è un lavoro facile, ma concatenare abbastanza particelle disordinate al fine di riuscire a formare materiale macroscopico richiede delle capacità di “allevamento” scientifico non comuni.
Un gruppo di “cowboy chimici” guidati da Bartosz A. Grzybowski della Northwestern University ha sviluppato un metodo per assemblare nanosfere d’oro, argento platino e palladio allo scopo di creare metalli malleabili.
Questo metodo coinvolge cross-linkers organici, i quali svolgono la funzione di collante per le nanoparticelle. Il materiale risultante è un metallo cretaceo di alcuni millimetri con ottime proprietà di conduzione elettrica. Riscaldando fino a 50°C si ottiene un indurimento di questo metallo cretaceo, formando quindi un metallo poroso policristallino. Inoltre gli scienziati hanno dimostrato di poter controllare la porosità di questi oggetti, mostrandone anche possibili applicazioni per fenomeni di selettività e di catalisi.
Coordinare l’assemblaggio di diverse nanoparticelle non è un lavoro facile, ma concatenare abbastanza particelle disordinate al fine di riuscire a formare materiale macroscopico richiede delle capacità di “allevamento” scientifico non comuni.
Un gruppo di “cowboy chimici” guidati da Bartosz A. Grzybowski della Northwestern University ha sviluppato un metodo per assemblare nanosfere d’oro, argento platino e palladio allo scopo di creare metalli malleabili.
Questo metodo coinvolge cross-linkers organici, i quali svolgono la funzione di collante per le nanoparticelle. Il materiale risultante è un metallo cretaceo di alcuni millimetri con ottime proprietà di conduzione elettrica. Riscaldando fino a 50°C si ottiene un indurimento di questo metallo cretaceo, formando quindi un metallo poroso policristallino. Inoltre gli scienziati hanno dimostrato di poter controllare la porosità di questi oggetti, mostrandone anche possibili applicazioni per fenomeni di selettività e di catalisi.
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