La Columbia University, in collaborazione con diversi studi di architettura, ricalcando i passi già percorsi da Gordon Graff con la SkyFarm a Toronto, ha elaborato una struttura – un grattacielo, per l’esattezza – allo scopo di coltivazione di cibi biologici nelle aree cittadine metropolitane, denominando il progetto Vertical Farm, con ovvio riferimento allo sviluppo strutturale del luogo d’azione.
Emulando i comportamenti della coltura in serra, la produzione sarebbe totalmente indipendente dalle stagioni, permettendo una fruibilità di alimenti “stagionali” in qualsiasi periodo dell’anno; inoltre la riduzione del trasporto dei frutti e delle verdure sarebbe sensibile, grazie alla contiguità tra il luogo di coltivazione ed il luogo di vendita.
Oltre questi aspetti, ci sono altre forme di risparmio energetico: una struttura come questa può essere alimentata tramite fonti rinnovabili (solare, data la particolare struttura, oppure eolico); inoltre gli scarti di coltivazione possono essere utilizzati per la produzione di biomasse, come anche le acque possono essere poste in condizione di nuova potabilità tramite un trattamento di evapotraspirazione