Allarme dagli Stati Uniti:inquinamento da mercurio nelle lampadine?
Il rovescio della medaglia delle lampade a risparmio energetico
[29/03/2007]
Ogni medaglia ha, per definizione, due lati: nel caso delle lampadine a risparmio energetico il lato positivo è il loro crescente impiego in vece delle antenate ad incandescenza, l’aspetto negativo – e meno conosciuto – è che contengono mercurio.
La nuova tecnologia è in progressiva affermazione, con 150 milioni di pezzi venduti nel 2006 sul mercato americano ed una stima di vendita di Wal-Mart nell’ordine di 100 milioni di lampadine, anche grazie ai costi particolarmente contenuti con i quali vengono commercializzata.
Gli scienziati hanno però verificato che quando gli oggetti in questione vengono mandati in discarica, emettono mercurio, che risulta essere un forte inquinante, ma i produttori di lampadine affermano che le emissioni date da questo problema risultano comunque minori rispetto a quelle delle aziende che producono energia elettrica per alimentare le lampadine tradizionali.
Ma i ricercatori ora dicono che il mercurio che viene emesso dai sistemi a risparmio energetico potrebbe passare in falda in stato gassoso, entrando così più facilmente in contatto con la catena alimentare rispetto al mercurio emesso dalle centrali energetiche a carbone, come viene riportato anche dall’agenzia Reuters. Il problema principale risiede nel fatto che il mercurio è l’ingranaggio fondamentale di funzionamento delle lampadine: queste, infatti, emettono luce grazie ad una “eccitazione” elettronica degli atomi di questo elemento, fornendo come risultato la fluorescenza, frutto della trasformazione dell’energia elettrica in energia luminosa.
La nuova tecnologia è in progressiva affermazione, con 150 milioni di pezzi venduti nel 2006 sul mercato americano ed una stima di vendita di Wal-Mart nell’ordine di 100 milioni di lampadine, anche grazie ai costi particolarmente contenuti con i quali vengono commercializzata.
Gli scienziati hanno però verificato che quando gli oggetti in questione vengono mandati in discarica, emettono mercurio, che risulta essere un forte inquinante, ma i produttori di lampadine affermano che le emissioni date da questo problema risultano comunque minori rispetto a quelle delle aziende che producono energia elettrica per alimentare le lampadine tradizionali.
Ma i ricercatori ora dicono che il mercurio che viene emesso dai sistemi a risparmio energetico potrebbe passare in falda in stato gassoso, entrando così più facilmente in contatto con la catena alimentare rispetto al mercurio emesso dalle centrali energetiche a carbone, come viene riportato anche dall’agenzia Reuters. Il problema principale risiede nel fatto che il mercurio è l’ingranaggio fondamentale di funzionamento delle lampadine: queste, infatti, emettono luce grazie ad una “eccitazione” elettronica degli atomi di questo elemento, fornendo come risultato la fluorescenza, frutto della trasformazione dell’energia elettrica in energia luminosa.
Notizie correlate
- [28/02/2007] Il tramonto della lampada ad incandescenza
Elenco notizie
- [21/12/2007] ''Vita utile'' e ''vita residua'' nei mezzi di trasporto: un interessante...
- [20/12/2007] Fotosintesi artificiale: la nuova via per l'idrogeno?
- [19/12/2007] In California le turbine offshore passano dallo sperimentale al commerciale
- [19/12/2007] Virtual Cable, un filo rosso ti guiderà
- [18/12/2007] Connessioni sempre più veloci: Bluetooth e Wi-fi insieme
- [18/12/2007] Iphone e Windows Mobile, il primo vince sul Nord America (nonostante alcune...
- [17/12/2007] Toshiba e le batterie del futuro: SCiB
- [17/12/2007] Il Voip e la polizia tedesca: intercettazioni difficili
- [17/12/2007] I produttori europei del settore biodiesel ricorrono contro gli Stati Uniti
- [17/12/2007] Lezioni e appunti in MP3, il progetto ''Federica'' porta l'università sull'Ipod