Dall’orientamento al marketing all’orientamento al consumatore
La mutazione dell'orientamento dall'item-oriented al custumer-centred

[14/04/2007]
Dall’orientamento al marketing all’orientamento al consumatore Nonostante la gran parte delle imprese stenti a comprendere a fondo il nuovo orientamento dei mercati, la naturale mutazione dei processi legati al marketing sta, passo dopo passo, avvicinandosi al nuovo “re” dei mercati: il consumatore. Ma proseguiamo con ordine.
Inizialmente si parlava di orientamento al prodotto, poiché l’attenzione delle imprese era prettamente rivolta a produrre per far fronte alla domanda crescente. Successivamente alla grande crisi del ’29, i rischi della sovrapproduzione hanno portato a stimolare le vendite: si è quindi passati all’orientamento alle vendite. La filosofia successiva adottata è stata quella di produrre tutto ciò che si riusciva a vendere, vendere a tutti i costi e il più possibile focalizzando gli interventi sul mercato, quindi. Questo approccio ha determinato la nascita dell’orientamento al marketing; non parliamo più dell’arte di vendere, ma l’applicazione di questa nuova scienza, che è appunto il marketing, a sollecitare la domanda attraverso diversi meccanismi.
Attualmente molte aziende impostano come punto di arrivo proprio questa fase, ma, di qui a breve, questo orientamento verrà superato dall'ulteriore evoluzione, appunto l’orientamento al consumatore, appunto. Questo non si deve confondere come simile del precedente, poiché la differenza esiste ed è profonda: infatti, l’orientamento al consumatore imposta come esigenza la soddisfazione dei bisogni del consumatore. Tutto ciò avviene perché il nuovo consumatore è maturo ed esigente e richiede un vero rapporto interattivo con l’azienda. Di conseguenza, le aziende dovranno, per forza di cose, adattarsi ai bisogni del consumatore, ponendolo come protagonista nei mercati, soddisfacendo le sue esigenze per rendersi competitive. A tutto ciò ovviamente va legata l’intera catena logistica aziendale, con le opportune modifiche da attuare per adattarsi a questo futuro modello di riferimento di impresa: sistemi quanto più flessibili e dinamici, con risposta pronta e qualità dei prodotti più che competitiva.
È da considerare anche un altro aspetto significativo in questa relazione azienda-consumatore, ovvero la consapevolezza del fatto che la fedeltà della marca diventa un rilevante fattore strategico: tale fedeltà si acquista proprio soddisfacendo i bisogni del consumatore.
È quindi importante per le imprese non sottovalutare questo approccio e cominciare ad impostare come obiettivo l’orientamento al consumatore, altrimenti si troveranno, in un futuro non troppo lontano, a combattere con armi obsolete in un mercato che è sempre più agguerrito.
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