Un miliardo di euro per lo sviluppo sostenibile: 1.200 km di linee elettriche in meno
Smantellati oltre 1.200 km di linee elettriche a fronte di 450 km di nuovi elettrodotti ad alta tecnologia: tralicci innovativi e cavi interrati: al via in 11 Regioni la più imponente opera di “razionalizzazione” della rete elettrica mai realizzata.

[07/12/2007]
Un miliardo di euro per lo sviluppo sostenibile: 1.200 km di linee elettriche in meno Un miliardo di euro di investimento complessivo per razionalizzare e sviluppare in modo compatibile con l’ambiente la rete elettrica ad alta tensione in Italia. Il numero di kilometri di cavi e tralicci eliminati sarà tre volte superiore a quello delle nuove infrastrutture: 1.200 km di linee da smantellare a fronte di 450 km di nuovi elettrodotti. Questo, in sintesi, il nuovo piano - “10 Progetti per uno sviluppo sostenibile ”- presentato oggi da Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Terna, alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Alfonso Pecoraro Scanio. Alla presentazione sono intervenuti: Eliot Laniado, docente di ecologia al Politecnico di Milano, Diego Tommasi Coordinatore degli Assessori all’Ambiente delle Regioni.
Il progetto per lo sviluppo sostenibile prevede l’abbattimento di oltre 1.200 km di linee e tralicci obsoleti e l’installazione di 450 km di nuove opere ad alta tecnologia (prevalentemente tralicci innovativi a basso impatto ambientale e cavi interrati). Tutti i progetti saranno avviati entro il 2007 e interessano 11 Regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Umbria, Abruzzo, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia.
I 10 Progetti presentati oggi rappresentano la più imponente opera di sviluppo, sicurezza e razionalizzazione della rete elettrica mai programmata in Italia, pensata in un’ottica di sostenibilità ambientale e attenzione al territorio con il pieno coinvolgimento delle Istituzioni locali.
Molteplici i benefici per l’ambiente, la sicurezza del sistema, la qualità del servizio e il territorio. Oltre alla demolizione di 4.800 tralicci dell’alta tensione, di cui 161 in cemento armato, gli interventi programmati da Terna consentiranno lo svincolo di circa 4.000 ettari di terreno non più soggetti a servitù e il recupero di notevoli quantità di materiale di costruzione (acciaio, vetro, alluminio, ecc.) per un totale di oltre 60 mila tonnellate, pari al peso di circa 10 Tour Eiffel.
Gli interventi sulla rete elettrica produrranno inoltre un sensibile incremento della produzione di energia “verde”, consentendo la connessione di nuovi impianti eolici per circa 1.000 MW.
Da ultimo, migliorerà la qualità del servizio elettrico per famiglie e imprese: a regime si avrà infatti una
riduzione delle perdite tecniche di rete per circa 300 milioni di kilowattora, pari al consumo annuo di 100.000 famiglie.
“Garantire l’efficienza, lo sviluppo e la sicurezza del sistema elettrico con il minore impatto ambientale
possibile - ha dichiarato Flavio Cattaneo - è tra gli obiettivi prioritari di Terna nella sua missione di Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale. Per un’azienda come Terna la sostenibilità ambientale oltre che un dovere è anche un fattore strategico e l’investimento di 1 miliardo di euro per lo sviluppo della rete elettrica è a favore del territorio e dell’ambiente: demoliremo il triplo delle linee rispetto a quanto costruiremo. “
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