Forti richieste di sostegno al Congresso degli Stati Uniti per una nuova forma di combustibile: il carbone liquido
Il liquid coal è particolarmente al centro dell'attenzione delle recenti cronache per la creazione di una lobby bipartisan al Congresso
[29/11/2007]
Una coalizione di repubblicani e democratici statunitensi ha chiesto al congresso sussidi per il carbone liquido, ovvero per produrre carburante liquido a partire dal carbone: chiedevano finanziamenti per costruire gli impianti, volevano un prezzo fisso per il prodotto e la certezza di acquisti governativi ingenti (rifornire l’Air Force) per almeno 25 anni. Per ora non li hanno ottenuti, anche perchè bruciare carbone liquido al posto di benzina o diesel farebbe aumentare le emissioni di CO2.
Per ottenere un carburante dal carbone si usa il processo Fischer-Tropsch studiato in Germania e Sud Africa quando ai due Paesi era impossibile rifornirsi di petrolio. Il Sud Africa continua a liquefare il carbone e dicono che quegli impianti siano le maggiori singole sorgenti di CO2 antropica al mondo.Per essere verde come lo dipingono l’utilizzo del carbone liquido dovrebbe essere accoppiato a tecniche sicure di sequestro e contenimento della CO2. Tecniche che, ottimisticamente, potrebbero essere disponibili nel 2025.
La proposta della lobby del carbone e’ di ottenere il carburante in modo “poco inquinante” usando energia nucleare “pulita”; il Sierra Club fa notare come l’attività mineraria negli USA dovrebbe aumentare del 40% solo per rimpiazzare un 10% di carburante.
Severin Borenstein, direttore dell’Energy Institute dell’Università della California, dice che il processo di liquefazione del carbone potrebbe anche essere economico, se il prezzo del petrolio dovesse restare a lungo sui livelli attuali; in ogni caso, i proprietari di miniere di carbone negli Stati Uniti continuano a curare i propri interessi economici premendo per l’indipendenza energetica nazionale (meglio usare il nostro carbone che importare petrolio dall’estero).
Per ottenere un carburante dal carbone si usa il processo Fischer-Tropsch studiato in Germania e Sud Africa quando ai due Paesi era impossibile rifornirsi di petrolio. Il Sud Africa continua a liquefare il carbone e dicono che quegli impianti siano le maggiori singole sorgenti di CO2 antropica al mondo.Per essere verde come lo dipingono l’utilizzo del carbone liquido dovrebbe essere accoppiato a tecniche sicure di sequestro e contenimento della CO2. Tecniche che, ottimisticamente, potrebbero essere disponibili nel 2025.
La proposta della lobby del carbone e’ di ottenere il carburante in modo “poco inquinante” usando energia nucleare “pulita”; il Sierra Club fa notare come l’attività mineraria negli USA dovrebbe aumentare del 40% solo per rimpiazzare un 10% di carburante.
Severin Borenstein, direttore dell’Energy Institute dell’Università della California, dice che il processo di liquefazione del carbone potrebbe anche essere economico, se il prezzo del petrolio dovesse restare a lungo sui livelli attuali; in ogni caso, i proprietari di miniere di carbone negli Stati Uniti continuano a curare i propri interessi economici premendo per l’indipendenza energetica nazionale (meglio usare il nostro carbone che importare petrolio dall’estero).
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