Batteri rigenerabili per produrre biodiesel
Arizona University stipula un accordo con la BP per studiare la rigenerabilità di batteri sintetici per la produzione di biodiesel
[09/11/2007]
L’Arizona State University (ASU), probabilmente sulle orme dello studio dei bioreattori da parte degli scienziati gallesi dei quali avevamo parlato in settembre, ha sviluppato un accordo con la compagnia petrolifera BP (British Petroleum) allo scopo di sviluppare ed ottimizzare l’utilizzazione di un batterio fotosintetico per produrre biodiesel, fornendo quindi la possibilità di rigenerazione dell’organismo responsabile della produzione di biodiesel.
L’utilizzo di batteri fotosintetici rinnovabili nella produzione di biocombustibili elimina la necessità di costosi e complessi processi di lavorazione; di conseguenza, le colture microbiche su larga scala che sfruttano l’energia solare e impianti con un basso impatto ambientale, possono essere realizzate anche su terreni aridi.
”La tecnologia delle fonti rinnovabili è una via promettente, in grado di garantire un’alto rapporto biomassa/combustibile. In particolare, poiché i batteri sono dipendenti, per la loro crescita, dal biossido di carbonio, si tratta di una fonte energetica potenzialmente senza emissioni. La produzione di biocombustibili dai batteri permette alla tecnologia di essere piazzata adiacente agli impianti di potenza, e di sfruttarne le emissioni di anidride carbonica" ha commentato Michael Crow, presidente della stessa Università nell’intervista a Le Scienze.
L’utilizzo di batteri fotosintetici rinnovabili nella produzione di biocombustibili elimina la necessità di costosi e complessi processi di lavorazione; di conseguenza, le colture microbiche su larga scala che sfruttano l’energia solare e impianti con un basso impatto ambientale, possono essere realizzate anche su terreni aridi.
”La tecnologia delle fonti rinnovabili è una via promettente, in grado di garantire un’alto rapporto biomassa/combustibile. In particolare, poiché i batteri sono dipendenti, per la loro crescita, dal biossido di carbonio, si tratta di una fonte energetica potenzialmente senza emissioni. La produzione di biocombustibili dai batteri permette alla tecnologia di essere piazzata adiacente agli impianti di potenza, e di sfruttarne le emissioni di anidride carbonica" ha commentato Michael Crow, presidente della stessa Università nell’intervista a Le Scienze.
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