Nuovi metodi per l'efficienza energetica: pellicole isolanti per luce e calore
Dalla Svezia, in arrivo un prodotto innovativo, capace di aumentare del 50% il risparmio energetico
[08/11/2007]
Lo standard Passivhaus e lo studio volto ad una maggiore efficienza energetica degli edifici stanno riscuotendo una sempre maggiore attenzione sia dal punto di vista dell’utenza che delle aziende : basandosi sulle necessità di isolamento termico ed energetico delle abitazioni, la ChromoGenics ha brevettato una pellicola di plastica da montare sui vetri per permettere una regolazione della gestione della luce e del calore., consentendo un risparmio energetico (ecologico ed economico) fino al 50%. Lars-Olof Bäckman della ChromoGenics ha spiegato che una tecnica simile viene applicata al vetro, ma non e’ mai stata introdotta in plastiche, più sottili e flessibili.
La capacità di trasmettere radiazioni termiche o luminose può essere regolata facendo percorrere la pellicola da una corrente elettrica;all’interno del foglio vi sono due strati composti, rispettivamente da ossidi di Nichel e ossidi di tungsteno. Il funzionamento si basa su un fenomeno elettrochimico reversibile: quando si applica tensione si innesca un flusso di ioni dal nichel al tungsteno ed entrambi gli strati diventano scuri. Invertendo la polarità, la reazione si inverte.
La ditta svedese ha anche ricevuto un finanziamento di 6 milioni di dollari per realizzare lo stabilimento da cui avviare la produzione industriale del prototipo: 3 milioni vengono dall’Industrifonden of Sweden e il resto da investitori privati.
La capacità di trasmettere radiazioni termiche o luminose può essere regolata facendo percorrere la pellicola da una corrente elettrica;all’interno del foglio vi sono due strati composti, rispettivamente da ossidi di Nichel e ossidi di tungsteno. Il funzionamento si basa su un fenomeno elettrochimico reversibile: quando si applica tensione si innesca un flusso di ioni dal nichel al tungsteno ed entrambi gli strati diventano scuri. Invertendo la polarità, la reazione si inverte.
La ditta svedese ha anche ricevuto un finanziamento di 6 milioni di dollari per realizzare lo stabilimento da cui avviare la produzione industriale del prototipo: 3 milioni vengono dall’Industrifonden of Sweden e il resto da investitori privati.
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